La Sinistra per i Beni Comuni per Rieti (Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani), nell’ambito della discussione di maggioranza sul bilancio di previsione 2014, ha avanzato la proposta di sviluppare un’azione condivisa per la realizzazione del Parco Regionale del Terminillo e dei Monti Reatini.
La tutela del verde e dell’ambiente ha, secondo noi, il suo snodo naturale nella tutela e valorizzazione del Terminillo. Gli investimenti previsti dal piano di sviluppo del Terminillo, finanziati per 20 mln di € dalla Regione Lazio, determinano, ancora di più le condizioni affinchè si proceda definitivamente ad istituire il Parco Regionale del Terminillo e dei Monti Reatini, nel cuore del Lazio.
La valorizzazione del Monte Terminillo e dei Monti Reatini, tra le più importanti emergenze dell’Appennino Centrale, è assicurata solo da un progetto di sviluppo integrato tra le risorse ambientali, culturali e turistiche, e può, a breve e a lungo termine, portare nuovo reddito e nuova occupazione per il territorio.
Il Parco, come strumento di valorizzazione integrata delle risorse del distretto montano, diventa un’opportunità di semplificazione e di efficienza, capace di rilanciare le tipicità agro-alimentari, la ricettività, i servizi, opere di conservazione di borghi, grazie alla creazione di incentivi e investimenti gestiti in forma partecipata e/o delegata, ma anche grazie all’impegno di organizzazioni sociali locali. Lo sviluppo del Terminillo e dei Monti Reatini non passa solo attraverso un massiccio ampliamento del bacino sciistico.
Se il Parco nasce e si sviluppa, lo sci può svilupparsi insieme e grazie al Parco, ma sempre in equilibrio con gli obiettivi di tutela e di valorizzazione. Il Parco può assicurare benefici durevoli e diffusi, e garantire un turismo tutto l’anno, non solo nella stagione invernale. Si ritiene pertanto che il comune di Rieti debba farsi promotore di una relazione istituzionale con tutti i Comuni interessati ed insistenti nel massiccio del Terminillo al fine di sollecitare la regione Lazio a porre in essere tutte le determinazioni necessario all’ istituzione del Parco anche al fine di garantire attraverso la creazione di un ente sovracomunale un armonizzazione delle politiche di sostenibilità e di sviluppo dei territori e delle comunità interessate.
Se l’obbiettivo è quello della totale distruzione economica della montagna reatina, allora sì: il Parco va benissimo.
Assolutamente d’accordo
perchè invece quarant’anni di impianti hanno portato tanta ricchezza e tanto benessere, soprattutto negli anni della Cassa del Mezzogiorno. Oggi il nuovo Mecenate è la Regione Lazio, ossia sempre Pantalone… e l’analisi dei costi\benefici che anche Orlandi si vergogna di rendere pubblica? Ma stiamo scherzando. L’Italia va a picco e noi finanziamo un’attività da 60 gg l’anno. Follie! Andate a vedere in Trentino quanto si spende e poi fate un raffronto tra l’efficienza trentina e quella laziale, e tra quella di Trento e quella di Rieti – La stessa cosa – poveri illusi – vi si sono comprati tutti vi hanno plagiato con il sistema della bugia continua che alla fine diventa una verità – se si realizzasse il progetto Orlandi il solo mantenerlo in piedi manderebbe fallita la provincia di Rieti in un paio d’anni
Terminillo fino agli anni ’70-80 è stata la più importante località appenninica d’Italia. Il motivo è semplice: era all’avangauardi in fatto di impianti, oltre ad essere una montagna straoridnatia per il paesaggio. Ora occorre investire per recuperare il terreno perduto negli ultimi 30 anni.
In Abruzzo stanno investendo 60 milioni di euro per collegare Ovindoli a Campo Felice.
Quindi la cosa più importante da fare è modernizzare tutti gli impianti oggi esistenti (che si son odimezzati negli ultimi 20 anni) e raddoppiare lìattuale kilometraggio in piste. In realtà non occorre fare altro che tornare quantomeno al numero di impianti che c’erano 25 anni fa + qualcosa di nuovo. Terminillo uò tornare grande, abbiamo la più sicura strada di montagna d’Italia, il più bel paesaggio appenninico, un ambiente ancora straordinario nonostante alcuni redidence siano un cazzotto in un occhio. Forza, ce la faremo !
Come parlano bene questi politicanti…lo tenessero loro in piedi un albergo con 35 stanze se impedisci lo sviluppo degli impianti sciisitici che andrebbero quantomeno raddoppiati per far sopravvivere Terminillo.
Il parco ? una idea non solo vecchia, ma completamente inutile, anzi danneggerebbe gravemente l’economia privata (albergi, bar, gestori impianti) ma anche il bialncio pubblico (meno entrate per lo Stato e maggiori spese per pagare i raccomandati che lavorano per il Parco regionale).
Un’altro Ente, un’altra poltrona, un’altro consiglio, chi sarà il “trombato” di turno a presiedere?