Teatro e sport: la ricerca del Rigodon apre il territorio all’Europa

Prosegue l’attività internazionale del Teatro Rigodon di Rieti che negli ultimi anni ha portato nella nostra Provincia artisti e studenti provenienti da Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Polonia, Russia, Siria e ha permesso ad artisti reatini di presentare il proprio lavoro in diversi paesi europei.

Nei giorni scorsi a Vigo, in Spagna, è stato portato a termine un workshop dal titolo Theatre and sport, condotto da Alessandro Cavoli: il workshop si è  sviluppato all’interno della storica Escuela Vagalume, guidata fin dagli anni ’90 dall’attrice e ricercatrice galiziana Maria Isabel Gonzalez.

Il progetto pedagogico è centrale nelle attività del nostro teatro – ci dice Alessandro Cavoli, direttore artistico del Teatro Rigodon – e nello specifico il progetto Theatre and sport indaga nello spazio condiviso fra teatro e sport, un lavoro tecnico sulle azioni fisiche usato in fase di allenamento da registi teatrali e allenatori.

Il discorso nasce nei secoli scorsi, quando agli attori veniva insegnata la scherma come pratica di allenamento fisico, e passa per lo studio del Prof. Franco Ruffini, già direttore del Dams di Roma, che nel suo libro più importante, Teatro e boxe. L’atleta del cuore nella scena del ‘900, ha segnalato le fascinazioni di grandi registi del ‘900 per alcuni pugili,  primo fra tutti il francese George Carpentier, l’uomo orchidea, che divise la sua vita fra il ring e il cinema.

Su questa linea si sviluppa questo progetto pedagogico realizzato a Vilnius lo scorso anno e a Rieti e a Vigo quest’anno: un modo nuovo e stimolante per lavorare sulle tecniche di base dell’attore, un approccio pratico che in diversi contesti sta generando un interesse crescente. Apparentemente questi due ambiti del teatro e dello sport sembrano nettamente separati, ma è una novità apparente che invece ha radici storiche molto solide.

«Stiamo lavorando in rete con il Teatro giovanile di Dortmund, La trans di Parigi, Ex Quorum di Evora e Vagalume di Vigo per proseguire nei nostri progetti» spiega Cavoli. Il lavoro artistico e pedagogico è sostenuto da diversi comuni della provincia di Rieti, fra tutti Rocca Sinibalda, sede storica del Festival CDDI, dalla Ue e dall’istituto Ofaj. Un impegno che porterà nel 2018 il Teatro Rigodon a Parigi, Dortmund, Evora, Vigo e Alicante e di nuovo tanti artisti nella nostra provincia nella prossima estate. «Questo – conclude il regista – è l’ambito della nostra ricerca e il nostro modo di contribuire all’apertura del nostro territorio all’Europa».