Tares: dal “mettici del tuo” al “mettici pure le mutande”

I “Grilli Parlanti di Rieti”, esaminata la delibera di Giunta nr. 94, del 24 aprile 2013, riguardante l’applicazione della Tares che dal corrente anno sostituirà la Tarsu, esprime il proprio disappunto per l’ennesimo scempio compiuto ai danni dei cittadini.

Incuriositi dalle dichiarazioni del Comune che parlano di una rimodulazione delle tariffe, in base alla quale alcuni pagheranno di più dello scorso anno mentre altri pagheranno di meno, abbiamo voluto vederci chiaro ed abbiamo elaborato alcune tabelle, così con sorpresa abbiamo scoperto che vi sono aumenti consistenti per quasi tutte le utenze non domestiche (attività sociali, commerciali, produttive) con punte fino all’86% (!) per ortofrutta, pescherie, fiori e piante e pizzerie al taglio, che da 18,60 euro al mq arrivano a pagare 34,59 euro al mq, significando che un esercizio commerciale di soli 30mq pagherà ben 480 euro in più all’anno. Caso strano, tra le poche utenze che godono di una riduzione ci sono le Banche e gli Istituti di Credito che da 10,92 euro/mq passano ai 7,02, cioè il 37% in meno… un’agenzia di 1000mq risparmierà quasi 4000 euro annui…

Analizzando le utenze domestiche la situazione non cambia, anzi peggiora, ed anche qui non mancano le sorprese che ci lasciano davvero a bocca aperta.

A differenza della Tarsu che veniva calcolata esclusivamente in base ai mq, la Tares si calcola principalmente in base al numero degli occupanti e solo marginalmente in base ai mq. Il punto di equilibrio (quello in cui si pagherà come l’anno scorso) è di 80mq per unico occupante, 149mq per due abitanti, 196mq per tre, 228mq per quattro ecc. Se si superano tali metrature si ha uno sgravio rispetto allo scorso anno, viceversa si avrà un aggravio. Per tale principio accadrà, ad esempio, che una coppia che vive in affitto in un’abitazione di 50mq paga 140 euro in più rispetto allo scorso anno (249,00 contro 109,00), mentre una coppia di benestanti che vive in una villa di 250mq paga ben 142 euro in meno dello scorso anno (403 contro 545).

Come è possibile che accada tutto questo in un periodo di grave crisi?

Che fine ha fatto il principio di equità ed il tanto sbandierato slogan dei nostri politicanti “chi ha di più paghi di più”?

All’indirizzo http://rieti5stelle.com/images/fileallegati/tares2013.pdf è possibile visionare le tabelle con il raffronto Tarsu 2012/Tares 2013, con alcune simulazioni di calcolo da noi elaborate.

Finalmente lo slogan “mettici del tuo” ha trovato il giusto riconoscimento; i cittadini questa volta ci rimetteranno anche le mutande, e questa amministrazione non ci mette assolutamente nulla del suo se non i soliti sprechi e gli investimenti “strategici” dissennati di sempre (dove sta la differenza con le amministrazioni precedenti, che in fatto di “cattedrali nel deserto” è stata la capofila?) oltre al pugno duro contro chi non ce la fa più (tributi al massimo per avere scarsi servizi, tagli alla mensa e aumento delle rette per l’ex Manni, tagli agli asili nido, allo scuolabus, al cimitero, agli impianti sportivi di futura approvazione ecc).

E’ vero che in questo caso il Comune di Rieti sta semplicemente applicando una legge dello Stato, voluta e votata da PD-PDL-Scelta Civica (i mandanti è sempre bene ricordarli), ma date le premesse ci sentiamo in dovere di avvertire i cittadini che questa, purtroppo, non sarà nemmeno l’ultima volta, infatti il 16 gennaio 2014 arriverà la prima rata della IUC ed il 24 gennaio la cosiddetta mini Imu 2013, dovuta per il Comune di Rieti, che per l’abitazione principale sarà in misura dello 0,8 per mille (40% della differenza tra aliquota applicata dal Comune ed aliquota ordinaria fissate rispettivamente al 6 e 4 per mille).

A questo punto sorge spontanea un’altra domanda da rivolgere all’amministrazione comunale: si tratterebbe di inefficienza, questa, o di volontà di mascherare la stangata col periodo natalizio, per recapitare agli ignari cittadini i bollettini del “saldo”, nonostante detti importi sarebbero dovuti essere quelli noti già da aprile come da delibera? (ndr. ad oggi 17 dicembre, con il termine scaduto ieri, molti cittadini ancora non hanno ricevuto la comunicazione).

Far apparire come vittoria politica un vero e proprio “salasso” dovuto al dissennato operato dell’Amministrazione Comunale è sinceramente troppo, questa volta i cittadini faranno molta fatica a digerire l’ennesima pillola amarissima.