Successo di pubblico per “Terra mé”: concerto per Amatrice ai Pozzi con Niccolò Fabi

Nella serata di venerdì 23 settembre, presso il giardino ex Manni in via dei Pozzi, si è svolto il concerto di beneficenza “Terra mé” per le popolazioni di Amatrice, a un mese esatto dal sisma, organizzato dal Be’er Sheva in collaborazione al Comune di Rieti.

Sul palco allievi e docenti della “Officina delle Arti Pasolini”, sezione canzone, tra i quali Tosca e Niccolò Fabi. Grande partecipazione per un evento il cui intero ricavato verrà devoluto all’Alcli di Rieti, che si occuperà materialmente degli aiuti.

Mattatore della serata è stato il cantautore Carlo Valente, presentatore dei tanti artisti che si sono alternati sul palco. I giovani talentuosi hanno interpretato classici e perle del repertorio italiano e internazionale (Fossati, Bob Marley, Bertoli, David Bowie, Lucio Dalla, Michael Jackson, De André, Battisti, Cocciante…). I docenti Tosca, Joe Barbieri e Piero Fabrizi hanno proposto propri brani insieme agli allievi. Interpretazioni intense e arrangiamenti originali che hanno scaldato un pubblico sempre più numeroso.

Verso la fine del concerto è salito sul palco il sindaco di Rieti Simone Petrangeli. «La città ha dimostrato un grande cuore» ha detto il Sindaco ricordando la solidarietà dopo il terremoto del 24 agosto. «I protagonisti della mobilitazione sono stati i ragazzi» ha sottolineato Petrangeli «siamo orgogliosi di voi». «Dobbiamo continuare per una ricostruzione pulita e vera. Rieti vi ringrazia» ha concluso.

È poi intervenuta una mamma di Amatrice, in un certo senso la “scintilla” del concerto. Subito dopo il terremoto, infatti, ha chiesto a Carlo Valente di fare qualcosa e da lì è nato tutto. La donna fa parte dell’associazione “Amatrice l’alba dei piccoli passi” (AAPP) a favore dei bambini e dei ragazzi vittime dal sisma.

A chiudere la serata è stato il cantautore Niccolò Fabi. Molto applaudita la commovente versione di Costruire dedicata proprio alla ricostruzione. Per finire un’interpretazione corale insieme a tutti gli allievi perché, come ha detto lo stesso Fabi, «Era importante essere insieme e una scuola è anche questo».