Chiesa di Rieti

“Signore, cosa vuoi che io faccia?”: il Crocifisso di San Damiano arriva a Cittaducale

Appuntamento da non perdere quello che si svolgerà a Cittaducale dal 26 al 28 ottobre. In occasione della peregrinatio del Crocifisso di San Damiano, giunto a Greccio il 9 ottobre e protagonista del pellegrinaggio nei luoghi francescani della Diocesi, l’intera comunità civitese è pronta ad accogliere la copia benedetta dal Papa.

Appuntamento da non perdere quello che si svolgerà a Cittaducale dal 26 al 28 ottobre. In occasione della peregrinatio del Crocifisso di San Damiano, giunto a Greccio il 9 ottobre e protagonista del pellegrinaggio nei luoghi francescani della Diocesi, l’intera comunità civitese è pronta ad accogliere la copia benedetta dal Papa.

Una tre giorni in cui l’Ordine Francescano Secolare, unitamente alla Pastorale Giovanile di Cittaducale, ospiterà il Crocifisso e durante la quale sono previsti momenti liturgici e di preghiera, il cui fulcro degli eventi ruoterà attorno alla domanda: “Signore, cosa vuoi che io faccia?”.

Ricco dunque il calendario degli eventi, che inizieranno venerdì 26 alle ore 17 con l’arrivo del Crocifisso e alle 18 con la celebrazione eucaristica. Si prosegue alle 21.30 con la catechesi e l’animazione a cura della pastorale giovanile di Cittaducale.

Sabato 27 le iniziative prevedono alle 18 la celebrazione eucaristica e alle 21.30 la catechesi. Alle 23, invece, un momento di fraternità chiuderà entrambe le giornate. Giornata clou dell’evento sarà domenica 28. Alle 11 e alle ore 18 si svolgerà la Santa Messa, alle 19.30 si darà il via alla cena francescana mentre a partire dalle 21.30, presso la Cattedrale Santa Maria del Popolo il concerto “Incanto Serafico”, a cura della cappella musicale costantiniana Basilica SS.XII Apostoli di Roma, chiuderà l’appuntamento dei tre giorni di condivisione, riflessione e preghiera cui è chiamata a partecipare tutta la comunità civitese e non solo.

«L’immagine di Cristo crocifisso – commentano con emozione i ragazzi della Pastorale Giovanile – potrà parlarci muovendo le sue labbra proprio come fece con San Francesco prostrato umilmente ai suoi piedi e, allo stesso modo, ci chiamerà per nome: “Francesco, va’, ripara la mia casa, come vedi è tutta in rovina”. In quel Francesco, in quel nome, c’è il nome di ciascuno di noi. Torniamo noi ad essere il centro del discorso. Quante volte Papa Francesco ci ha parlato in questi termini? Ai giovani continua a ripetere di non essere pensionati precoci o di non oziare sui comodi divani della vita, di mettere gli scarponcini ai piedi e di partire, di sognare e di credere nei sogni, proprio come fece Francesco, che proprio per la grandezza dei suoi sogni e per il coraggio e l’entusiasmo con cui ogni giorno provava a realizzarli, fu creduto pazzo. Siamo noi, comunità cattolica in cammino, i mattoncini di quel muro in rovina e – concludono – in questi tre giorni vogliamo che sia Francesco, umile servo di Dio, ad aiutarci ad essere un solo corpo, ovvero la Chiesa.»

Per ulteriori informazioni sull’evento contattare i seguenti numeri: 3295433777 e 3890385914. È possibile prenotarsi per la cena entro e non oltre mercoledì 24 ottobre.