Sicurezza stradale: dall’Aci corsi di guida gratuiti per stranieri

Presentato in Prefettura di Rieti il progetto dell’ACI che offre corsi gratuiti di guida sicura agli stranieri che guidano nel nostro Paese, i quali diffonderanno in famiglia e nelle comunità nazionali il valore del rispetto del Codice delle Strada.

Gli stranieri rischiano il doppio sulle strade del nostro Paese, dove il 6,4% degli automobilisti italiani è coinvolto in un incidente all’anno mentre per gli stranieri la percentuale sale fino al 13,5%. Se argentini, francesi e tedeschi superano di poco la media italiana, tunisini, ucraini, romeni, marocchini e moldavi sono esposti a un pericolo maggiore. I più a rischio sono gli egiziani, i peruviani, gli albanesi e i cinesi. Difformità di abitudini e di comportamenti rappresentano quindi un pericolo per l’intera collettività, con pesanti ripercussioni economiche oltre che sociali: gli incidenti stradali nel 2012 hanno comportato in Italia 3.653 morti, 264.716 feriti e un danno sociale per quasi 30 miliardi di euro, pari a circa il 2% del PIL.

La sicurezza stradale è pertanto un obiettivo da perseguire guardando anche ai conducenti stranieri che per lavoro o per turismo circolano in Italia. In quest’ottica ACI ha lanciato una grande iniziativa, sostenuta da SARA Assicurazioni: un progetto che prevede 1.000 corsi gratuiti di guida sicura l’anno per tre anni. I corsi si svolgono presso il centro ACI-SARA di Vallelunga, uno dei più moderni e attrezzati in Europa. Il progetto ha preso il via lo scorso anno e fino ad oggi oltre 2.900 automobilisti stranieri sono stati nominati “Ambasciatori di Sicurezza Stradale”.

I corsi si svolgono nei fine settimana e i partecipanti sono selezionati dalle comunità nazionali in modo che ogni gruppo abbia una composizione omogenea, l’Automobile Club di Rieti ha fissato la data del 4 maggio prossimo per il proprio corso. Gli “allievi” raggiungeranno Vallelunga con pullman messi a disposizione dall’organizzazione.

Unica condizione il possesso della patente di guida. Ai corsi assiste sempre un rappresentante della Polizia Stradale. Prevedono una parte teorica e una pratica con guida in condizioni di scarsa aderenza e sul bagnato. E’ possibile chiedere di partecipare anche compilando un modulo sul sito www.aci.it

L’iniziativa ha avuto fin da subito il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministro dell’Integrazione e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, oltre che il sostegno delle ambasciate e di tutti i rappresentanti delle varie comunità nazionali e internazionali. E’ il primo progetto di questo tipo in Europa.

L’Automobile Club d’Italia grazie a questo progetto nel 2013 si è aggiudicato il premio ‘Best Practice Certificate’ istituito dall’EPSA – European Public Sector Award nella categoria ‘progetti europei o nazionali’.

Intervento del Presidente Aci Rieti Innocenzo De Sanctis

La sicurezza stradale va perseguita a tutto campo, con il coinvolgimento di tutti. L’ACI guarda infatti anche agli oltre 3 milioni di stranieri che abitualmente guidano sulle nostre strade. Rappresentano il 7% dei guidatori in Italia e possiedono più di 3 milioni di automobili e oltre 250.000 moto. Abituati a regole e a comportamenti diversi – basta pensare alla circolazione a sinistra in molti Paesi – gli stranieri si trovano spesso in difficoltà nella guida in Italia.

In quest’ottica ACI lancia una grande iniziativa, sostenuta da SARA Assicurazioni: un progetto che prevede 1.000 corsi gratuiti di guida sicura l’anno per tre anni e la realizzazione di un call center multilingue per consulenza legale e tecnica sui problemi legati alla mobilità. I corsi si svolgono presso il centro ACI-SARA di Vallelunga.

Il progetto coinvolge attivamente anche gli Automobile Club provinciali che contribuiscono all’individuazione degli automobilisti da formare in 18 giornate l’anno, ciascuna con 60 “allievi” che raggiungeranno Vallelunga nei fine settimana con pullman messi a disposizione dall’organizzazione. L’Automobile Club di Rieti ha fissato il proprio corso per domenica 4 maggio.

I partecipanti sono selezionati dalle comunità nazionali in modo che ogni gruppo abbia una composizione omogenea, ma è possibile chiedere di partecipare anche compilando un modulo sul sito www.aci.it. Superato il corso, i 3.000 stranieri selezionati diventano “Ambasciatori della sicurezza stradale” presso le proprie famiglie e le rispettive comunità nazionali, impegnandosi a promuovere il rispetto delle regole del Codice della Strada.

La sicurezza stradale non è una questione di razza o di colore della pelle, ma un obiettivo che l’ACI persegue anche con questo progetto formativo, improntato al valore dell’accoglienza. Gli stranieri che lavorano in Italia sono una risorsa preziosa che va tutelata e la cui integrazione va promossa su tutti i fronti. La cultura della sicurezza è la nostra chiave di volta per una mobilità responsabile e realmente sostenibile.

Intervento del Segretario Generale Aci Ascanio Rozera

L’iniziativa dell’ACI a favore della sicurezza stradale, che vede oggi protagonisti e attori i cittadini stranieri, nasce da lontano.

Da quando, cioè, l’esigenza di coniugare la sicurezza stradale con la necessità di muoversi è diventata elemento fondante della stessa civile convivenza e di uno sviluppo economico e sociale sempre più dinamico ed adeguato ai tempi.

L’educazione alla sicurezza stradale, quindi, e l’integrazione dei popoli sono i due elementi fondamentali su cui si basa questo nuovo progetto dell’ACI riservato agli stranieri e denominato: “Ambasciatori della sicurezza stradale”.

Grazie anche al contributo degli Automobile Club territoriali negli anni abbiamo istruito oltre 60.000 formatori di sicurezza stradale, proposto iniziative anche legislative come l’obbligo dell’insegnamento dell’educazione stradale nelle scuole, l’introduzione della patente a punti, (poi diventata legge dello Stato), la guida “assistita” per i giovani non ancora in possesso di patente, il network di scuole-guida denominato “Ready to go” basato sui moduli formativi tecnologicamente avanzati e culturalmente evoluti, (circa 200 in tutta Italia), e realizzato il Centro di Guida Sicura a Vallelunga.

Tutto questo l’ACI, pubblica amministrazione senza scopo di lucro, lo ha fatto perché ha creduto nella necessità di realizzare azioni culturali ed opere concrete per la sicurezza stradale.

Rispetto al tema degli stranieri, si è aggiunta un’altra motivazione: quella di garantire in eguale misura la sicurezza dei cittadini tutti, (italiani e non), in un quadro di vera collaborazione e integrazione tra coloro che si muovono in Italia, sia in automobile o con altri mezzi di trasporto.

L’ACI non intende solo spiegare ed insegnare tecniche e modalità di guida idonee a prevenire gli incidenti stradali per ridurre il numero di morti e feriti, certo, anche questo, ma intende soprattutto promuovere una più comune e diffusa capacità di percepire e vivere la mobilità come valore di civiltà e di sviluppo intelligente e sicuro.

Foto di Massimo Renzi.

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