Nella Sala Conferenze della Sabina Universitas a Palazzo Dosi si è svolto un seminario dal titolo “Leggi e decreti che penalizzano ecosistemi e biodiversità” promosso dall’avvocato Gianfranco Paris direttore del periodico “Mondo Sabino” in collaborazione con il professor Domenico Cialsi direttore della rivista “Passaggi” edita a Perugia e che vuole essere la memoria storica del territorio umbro di cui prima della nascita della provincia ha fatto parte anche Rieti.
Relatori il prof. Bartolomeo Schirone ordinario di Selvicoltura all’Università della Tuscia e presidente del Corso di laurea di Scienza della montagna della Sabina Universitas e il gen. Silvano Landi già comandante delle Scuole di Formazione del Corpo Forestale dello Stato..
Aprendo i lavori l’avvocato Paris, convinto sostenitore del trasferimento della provincia di Rieti dal Lazio all’Umbria, ha presentato l’ultimo numero della Rivista “Passaggi” contenente un’importante intervista proprio al gen. Landi sui vari temi delle foreste, cardini essenziali dell’ecosistema.
Dopo che il prof. Cialsi ha sottolineato l’assonanza tra territori vicini come Rieti e Terni e l’ottima collaborazione con l’avv. Paris ha preso la parola il prof. Schirone il quale ha messo sotto accusa le attuali leggi in campo forestale e soprattutto il recente Testo Unico in materia, realizzato da un ristretto gruppo di persone con conoscenze di problemi agrari e commerciali non certo di boschi e foreste.
Il gen. Silvano Landi ha quindi svolto una documentata relazione – che ha evidenziato la sua passione per la Montagna dalle origini remote nella sua famiglia – parlando in primo luogo del disastro effettuato con la Riforma Madia che ha portato alla dissoluzione del Corpo Forestale, e dei danni ambientali delle centrali a biomasse che distruggono legno di qualità per aprire la strada alla speculazione.
Il generale ha richiamato la recente alluvione di Lisciano additando tra le concause il taglio indiscriminato di un bosco e dopo altri interessanti argomenti affrontati, impossibili da riassumere, ha stroncato il Testo Unico che presenta anche aspetti di incostituzionalità come ha confermato il vice presidente emerito Paolo Maddalena in una lettera inviata allo stesso Landi.
Il dibattito che è seguito ha dimostrato l’intensa partecipazione del pubblico presente.