Schneider in TV: «In prima fila voglio quelli più arrabbiati»

«In prima fila voglio quelli più arrabbiati»: sono le indicazioni della conduttrice del collegamento Tv dalla sala Malfatti dell’Asi di Rieti, mentre si preparava alla messa in onda della diretta.

E non a caso: tutto, a partire dagli ospiti in studio, è sembrato predisposto per suscitare un’esplosione di rabbia e indignazione nei lavoratori e nei telespettatori.

Sulle comode poltrone di Rete Quattro, infatti, c’erano anche il senatore Antonio Razzi (noto per aver dichiarato che in Parlamento pensa ai… agli affari suoi) e la pornostar con vitalizio da parlamentare Ilona Staller.

Quanto ai servizi, è stato tutto un alternarsi tra le difficoltà quotidiane della gente “normale” e i privilegi e gli sprechi della “casta”. Un’altalena condotta in parallelo al ping pong tra lo studio e i collegamenti in esterna, secondo l’abituale liturgia dei talk show.

La scrittura del programma sembrerebbe voler dimostrare che il parere dei cittadini è più sensato, autorevole e aderente alla realtà di quello delle istituzioni.

Sarà pure vero, ma questa attenta cura di linguaggi e toni sembra fatta con lo scopo di imporre un disperato urlo di indignazione al di sopra di ogni possibile ragionamento. Una rabbia che sottolinea i contrasti e diviene ostacolo alla costruzione di ogni possibile percorso comune.

Sarà un caso? Ed è stato utile? L’impressione è che i lavoratori siano andati in diretta Tv per cercare di aiutarsi con un po’ di visibilità, e si sono ritrovati a recitare a soggetto.

One thought on “Schneider in TV: «In prima fila voglio quelli più arrabbiati»”

  1. Rossy

    xkè secondo voi i cittadini hanno recitato???? secondo voi non sono incazzati veramente????

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