Schneider: ma a che gioco giochiamo?

Si continua a leggere da più parti come la politica non riesca ad essere all’altezza della situazione nella ricerca di soluzioni adeguate alla vertenza Schneider.

Si cita la discussione dell’ultimo incontro al MISE, in cui i nostri referenti politici, praticamente sempre presenti nei vari incontri al MISE nelle persone dell’on. Melilli e del Sindaco Petrangeli intervenuto peraltro anche nella trasferta a Parigi, non avrebbero proferito parola subendo di fatto l’atteggiamento dei dirigenti Schneider.

Questo lascia profondamente perplessi, non tanto per il fatto in se, tutto da verificare, ma soprattutto in riferimento ai delegati sindacali presenti al tavolo che non ci hanno riferito assolutamente della presunta sconcertante passività dei nostri rappresentanti politici, tranne che per il funzionario ministeriale descritto come non all’altezza della situazione.

Vorremmo cercare di capire chi, pur conoscendo bene gli sviluppi dei tavoli di discussione, tende a non comunicare direttamente con i Lavoratori e invece poi è molto più loquace con i giornalisti; a che gioco giochiamo?

Vorremmo aver la possibilità di condividere l’evolversi delle discussioni, e poi eventualmente girare le notizie ai giornali!

Quello che si continua a notare è che, nonostante evidenti mancanze dei governi che si sono succeduti nel non riuscire a sviluppare politiche industriali efficaci, si cerca di spostare l’attenzione dal fatto che il vero colpevole di questa vicenda è la Schneider, che è colei che ha preso la decisione di uccidere il sito di Rieti!

Non ci faremo condizionare da turbative più o meno tendenziose, continueremo a serrare le fila cercando ancora di coinvolgere i politici a tutti i livelli; pretendiamo risposte!