Salaria Km 60, De Luca (Uil): strada da terzo mondo

Per lavoro percorro la Statale Salaria SS4 da e per Roma quasi tutti i giorni, pertanto è inevitabile non accorgersi dello stato di abbandono in cui versa questa Consolare, frutto questo purtroppo per una buona percentuale di incidenti che si verificano quotidianamente, a tal punto da essere considerata una tra le strade più pericolose della Provincia se non della Regione.

Sembra percorrere strade di un paese del terzo mondo, tra buche, alberi o arbusti e siepi non potati, asfalto dissestato e a volte anche consumato, cosa ancor più grave bastano poche gocce e si vola, e questo non vale solo per la Salaria.

Basta sfogliare un qualsiasi quotidiano locale per rendersi conto della gravità della situazione, non si capisce come tutto ciò non stimoli l’attenzione e la coscienza di chi è preposto per competenza ad intervenire in modo operativo-risolutivo, almeno in quelle strade ad alta frequenza.

Perché non si interviene immediatamente, ma con escavatori e ruspe , sulla doppia S dell’ormai famoso km 60 della via Salaria e renderlo quasi rettilineo, penso si debba porre fine una volta per tutte a questo spettacolo vergognoso; cosa si sta aspettando..? forse il nullaosta per la costruzione di un cimitero da un lato e raccolta rottami dall’altro.

Ricordo che un tempo si parlava di ferrovia, si fecero progetti, furono stanziati e in parte spesi fondi e non si è fatto più nulla, poi si parlò di raddoppio della Salaria idem con patate, oggi prendiamo atto nostro malgrado che si è trattato solo di aria fritta; ma vogliamo almeno intervenire strutturalmente nei punti più nevralgici e pericolosi laddove la morte è sempre in agguato e ad interventi di semplice e ordinaria manutenzione.

Non mi pare si stia chiedendo la luna nel pozzo, qualcuno parla di far ripartire questo benedetto paese ma se nessuno prova a metterlo in moto che speranza abbiamo di farlo ripartire.

Gradirei che questa mia semplice riflessione venga seriamente presa in considerazione perche vi assicuro che salvare vite ed evitare infortuni vittime della strada si può e si deve fare.