Giornata incredibile per la palla ovale reatina, iniziata alla grande con le affermazioni nettissime delle giovanili e conclusasi con la prima, fondamentale vittoria della squadra senior che si è imposta per 51 – 28 contro la diretta avversaria per la lotta alla salvezza Padua Ragusa, nonostante un finale allucinante dovuto a una gestione arbitrale a dir poco grottesca.
La domenica rugbistica amarantoceleste è iniziata con la vittoria dell’Under 16 di Alessandro Turetta per 10-5, grazie alla meta di Fiorentini trasformata da Antonio Turetta e ad un calcio piazzato sempre di Turetta contro la capolista Viterbo, che solo due mesi fa aveva annientato i giovani arieti per 70-0, vittoria che dimostra l’incredibile crescita tecnica di questi ragazzi.
A seguire sul campo di Civitavecchia, l’Under 18 di Massimo Pica ha travolto i padroni di casa per 40-0 con Alessio Benedetti in meta per due volte e con le marcature di Mauro Gudini, Lorenzo Greggi, Gianmarco Tipo, Leonardo Pacifici e 5 trasformazioni di Pietro Passarani.
Serviva solo la vittoria della prima squadra per completare l’en plein e finalmente il risultato è arrivato, anche se i primi 20 minuti sono stati tutti del Ragusa, con un piazzato al 7’,uno al 10’ ed una meta non trasformata al 13’.
Al 18’ i reatini hanno cominciato ad ingranare, grazie alla grinta di capitan Antonello Paniconi, del mediano Simone Pica, sostituito nel secondo tempo da Fabio Carotti e dell’apertura Simone Martellucci, autore di un’ottima partita in attacco e in difesa, entrando in meta con una maul avanzante ma senza riuscire a schiacciare. La prima segnatura reatina è arrivata al 24’ con un bellissimo buco di Daniele Mené che ha tagliato le linee nemiche puntando l’estremo difensore e servendo Gionofernando Giordani in sostegno che si è potuto tuffare liberamente tra i pali. Dopo soli sei minuti è arrivato il sorpasso grazie alla meta spettacolare di Francesco Rosati che ha ricevuto la palla poco dopo la metà campo, percorrendo più di quaranta metri fino alla linea finale, tra veroniche e giravolte, “sgrullandosi” letteralmente di dosso ogni avversario incontrato sul cammino e dando una dimostrazione di forza incredibile.
Dal 14-11 è nata una fase di gioco fatta di continui cambi di fronte che hanno regalato 2 piazzati ed una meta per parte, schiacciata per il Rieti dal pilone Pezzopane al termine di un carretto avanzante.
Nel secondo tempo il Rieti, ha subìto la terza meta dei siciliani per poi prendere definitivamente in mano la situazione, realizzando altre tre mete, una con una fuga solitaria a seguito del secondo “buco” di un Daniele Mené in giornata di grazia e altre due di uno stellare Ginofernando Giordani, che, con la tripletta odierna, ha dato l’ennesima dimostrazione di essere in una fase di crescita tecnico atletica eccezionale, come del reato anche la seconda linea Giuseppe Carotti, autore di una partita magistrale.
Sul 51-28 in pieno recupero e quando ormai la partita era saldamente nelle mani dei ragazzi di Mario Pariboni è andata in scena una vera e propria “opera teatrale” che ha avuto per protagonista il signor Campobasso, arbitro anconetano, che per motivi incomprensibili alle due squadre, agli spettatori e persino alle telecamere presenti sugli spalti, ha sospeso la partita quando il cronometro segnava circa 5 minuti oltre l’ottantesimo, per presunti motivi di ordine pubblico, lasciando sbigottiti tutti i presenti. Dopo circa un’ora il fischietto anconetano, resosi conto che non sussisteva più nessun motivo di timore o che forse non vi era mai stato, ha chiamato le due squadre per giocare un ultimo minuto e poter così fischiare la fine, ricevendo il rifiuto di uno sconcertato Padua Ragusa, ormai diretto verso il pullman per l’aeroporto, sancendo comunque la vittoria degli arieti per 51-28.
L’incredibile siparietto ha sicuramente rovinato una giornata di grande intensità sportiva e una partita di grande agonismo, ma che non è mai sfociata nella scorrettezza. La vittoria sul Ragusa e la concomitante sconfitta dell’Avezzano proiettano i reatini dall’ultima alla terzultima piazza, scavalcando entrambe le due dirette avversarie nella lotta alla salvezza e portando una grande iniezione di entusiasmo nell’ambiente.