Rugby: buona la prestazione degli Arieti

Sembrava dovesse essere la felice prosecuzione delle precedenti vittorie, ma il sogno degli Arieti è durato meno di mezz’ora. Dopo un avvio prorompente dei reatini, subito in attacco ed in meta con il pilone Stefano Ciampa, il Colleferro, inizialmente i difficoltà, è riuscito rapidamente a riorganizzarsi e a riprendere in mano le redini del gioco, andando prima a pareggiare con una meta di mischia e poi passando in vantaggio con due calci piazzati, concludendo il primo tempo 5-11.

Nella seconda frazione la gara è stata quasi a senso unico, con gli amarantoceleste alle prese con una serie innumerevole di errori nei passaggi, in ricezione e di handling e il Colleferro in cerca della chiave per aprire la comunque buona difesa reatina. Numerosi i falli da entrambe le parti che hanno costretto il fischietto napoletano De Martino ad assegnare un giallo per parte e poi addirittura un cartellino rosso alla seconda linea reatina Andrea Pegoretti per proteste, evidentemente piuttosto accese.

Superata la metà del secondo tempo il Colleferro è riuscito a segnare la sua seconda meta fissando il risultato sul 5-18, lasciando nel carniere di coach Murrazzani zero punti e solo le buone prestazioni dei giovani Vannozzi e Paolucci per consolazione. Presente sugli spalti per la seconda volta su due incontri casalinghi il sindaco Simone Petrangeli, nuovo tifoso della palla ovale, che ha anche acquistato il giubbotto ufficiale della squadra.

Notizie migliori nei risultati arrivano invece dall’Under 20 di Giovannelli e Martini, che ha battuto il Lions Alto Lazio per 15 a 14, dopo una partita dominata nel gioco ma messa a rischio per alcune disattenzioni che hanno portato gli avversari a segnare ben due mete su errori reatini.

Una meta di Luigi Pennino e una di Kasper Szestakow, nata da una stupenda azione personale, hanno poi portato gli arieti sotto di due punti ed infine alla vittoria proprio allo scadere, con un drop da film del solito fuoriclasse Luigi Pennino. Eccezionali anche le prestazioni di Gudini e Pomanti che hanno prodotto un’incredibile mole di gioco superando costantemente la linea del vantaggio.