Chiesa di Rieti

Ritrovare le grandi motivazioni del vivere insieme

Se ci si distrae rispetto ai costi dell'ambiente e dell'ambiente umano, è evidente che non ce ne sarà per nessuno. Proprio l'improvvisa frenata che tutti insieme abbiamo sperimentato ha interrotto la nostra folle corsa: ora occorre rallentare e ritrovare la rotta che spesso abbiamo dimenticato

«Forse è la Terra che sta provando a dirci qualcosa: così canta un giovane rapper ai tempi del Covid 19», ha esordito il vescovo Domenico durante la riflessione di ieri sera.

«In effetti qualche cosa La Terra sta provando a dirci, ma non tanto per se stessa: a rischiare il collasso infatti non è tanto il pianeta quanto i suoi distratti abitanti. È tempo di passare dunque dall’analisi delle cause e dei sintomi del disastro ambientale a precisare linee di orientamento e di azione così come fa il capitolo quinto della Laudato si’ in almeno tre direzioni».

«La prima ha a che fare con un dialogo più onesto tra politica ed economia, perché è evidente che i Paesi che hanno tratto beneficio da un alto livello di industrializzazione a costo di un’enorme emissione di gas serra hanno maggiore responsabilità di contribuire alla soluzione dei problemi che hanno causato. Purtroppo questa che sembrerebbe una ovvietà in realtà non corrisponde al comportamento dei paesi più industrializzati,  perché di fatto accade che gli accordi internazionali vengano puntualmente disattesi proprio da quelli che avrebbero maggiore responsabilità, e questo perché la politica è focalizzata sui risultati immediati, preoccupata solo di produrre crescita in tempi brevi per accrescere il consenso».

«C’è una seconda direzione che la Laudato si’ mostra essere urgente, ed è quella di imboccare al più presto la trasparenza nei processi decisionali, perché ogni iniziativa imprenditoriale possa in qualche modo porsi al principio una serie di domande per discernere se questa azione porterà o meno ad uno sviluppo integrale. Prima insomma di decidere ad esempio di disboscare un’intera regione bisognerebbe chiedersi per quale scopo, per quale motivo, dove, quando, in che modo, a chi è diretto, quali sono i rischi, a quale costo, chi paga le spese e come lo farà. Quando tutte queste domande non vengono neanche sollevate o si evita di rispondere ad esse si può star certi che a prevalere sarà soltanto l’interesse».

«Ma se ci si distrae rispetto ai costi dell’ambiente e dell’ambiente umano, è evidente che non ce ne sarà per nessuno. Proprio il lockdown, cioè questa sorta di improvvisa frenata che tutti insieme abbiamo sperimentato ha interrotto la corsa folle. Occorre – scrive papa Francesco – pensare pure a rallentare un po’ il passo, a porre alcuni limiti ragionevoli e anche a ritornare indietro prima che sia troppo tardi».

«Infine – ha concluso monsignor Pompili – l’ultima direzione a cui fa riferimento la Laudato si’ è proprio quella nella direzione dei credenti, perché se è vero – come scrive papa Francesco – che la maggior parte degli abitanti del pianeta si dice credente, bisogna allora che proprio attraverso costoro che sono la maggioranza l’umanità ritrovi la sua rotta, quella che puntualmente smarrisce se – come dice la Laudato si’ – , si dimenticano le grandi motivazioni che rendono possibile il vivere insieme, il sacrificio, la bontà».