Teatro

Riparte “Sentieri in Cammino” con la Compagnia Attori&Tecnici al Teatro Comunale di Poggio Moiano

La rassegna di teatro e musica diretta da Massimo Wermuller fa tappa con lo spettacolo "La scoperta de l'America e storie da osteria", tratto dal poema romaneschi di Cesare Pascarella. Musiche dal vivo e un adattamento ironico e fantasioso per una serata tra poesia popolare e tradizione romanesca

Dopo una pausa riprende “Sentieri in Cammino”, la rassegna di teatro e musica diretta da Massimo Wermuller, con il contributo della Regione Lazio, della Fondazione Varrone e di nove comuni della Provincia di Rieti. Penultimo appuntamento al Teatro Comunale Vicolo Primo di Poggio Moiano, sabato 21 settembre alle 21, dove è in programma “La scoperta de l’America e storie da osteria”, lo spettacolo che la Compagnia Attori&Tecnici del Teatro Vittoria di Roma ha liberamente tratto dal poema in versi romaneschi di Cesare Pascarella. Per l’adattamento e regia di Stefano Messina, in scena con Chiara Bonome e Filippo Tirabassi, ci saranno anche le musiche di Pino Cangialosi e Marco Foscari, che, insieme a canzoni note della tradizione musicale romanesca, suonate e cantate dal vivo, regalano allo spettacolo un tono quasi da musical.

I 50 sonetti che costituiscono il poema sono una prodigiosa invenzione, ironica, comica, fantasiosa della più grande e rivoluzionaria scoperta dell’età moderna: La scoperta de l’America. Ambientata in una tipica osteria romana, il gran teatro dove si raccontavano i fatti della città e del mondo, questa scoperta raccontata da un popolano avventore, ha il ritmo e l’euforia cha danno il vino, le sue note malinconiche. È una “scoperta” improbabile, ironica ed esilarante, raccontata in una lingua, una musica, una fantasia che sono alla base della nostra cultura.

Le avventure di Colombo descritte in modo pittoresco contengono tutti gli ingredienti della favola tradizionale: il buono: Colombo; i cattivi: il re e suoi ministri; l’avventura sui mari e misteriose ed esotiche terre lontane.

L’opera in endecasillabi di Cesare Pascarella, accompagnata organicamente dalle musiche e canzoni della tradizione popolare eseguite dal vivo, e preceduta da altre storie da osteria, ha la grande teatralità di una narrazione popolare, e il merito di varcare i confini della poesia dialettale.