Rieti: stato di agitazione per i dipendenti degli Uffici Postali

I prossimi giorni saranno giorni di disagio per i clienti degli Uffici Postali, a causa di uno sciopero nazionale che prevede l’astensione dalle prestazioni straordinarie e dalle prestazioni aggiuntive per tutto il personale degli Uffici Postali.

Lo rendono noto, scusando si per i disagi, l’UGL e la Confsal di Rieti, piegando che «a tal riguardo non sarà più garantito lo smaltimento delle code a fine giornata, pertanto il cliente che alle ore 13.35 si troverà ancora in coda potrebbe non essere servito. Il 2 aprile gli Uffici Postali sono rimasti chiusi dalle 08.00 alle 10.00, nell’area del reatino, e dalle 12.10 alle 14.10 nell’area della sabina».

L’agitazione riguarda l’intero territorio della Provincia di Rieti. La chiusura è stata determinata dall’assemblea sindacale dei dipendenti, indetta dalla Confsal-com e dall’UGL-com, per protestare contro l’operato della gestione aziendale. Alle assemblee hanno partecipato il segretario regionale e provinciale della Confsal-com, Benedetto Schina e Remo Aligeri, e il segretario provinciale e la responsabile degli uffici postali della UGL-com, Mario Catena e Antonella Carnevale.

«I dirigenti delle due strutture sindacali – fanno sapere dall’UGL – si sono intrattenuti con i clienti per scusarsi per il disagio creato, rivendicando alcuni punti di attenzione per migliorare il servizio postale nella nostra provincia. Non è mancato l’apporto incoraggiante di molti clienti con un sonoro: “avete ragione”. Per la sola giornata del 2 aprile hanno aderito all’agitazione il 70 % del personale, il quale rivendica una più corretta gestione delle risorse aziendali, per meglio servire la clientela reatina».

Tra i problemi sollevati dalle organizzazioni sindacali Confsal e UGL, a tutela dei servizi offerti ai clienti, rileviamo: le ferie forzate dei dipendenti che creano carenza di personale agli sportelli e l’inevitabile allungamento delle code da parte dei clienti; la chiusura selvaggia degli Uffici Postali senza adeguato preavviso e la conseguente riduzione dei servizi minimi offerti alla clientela (basti pensare che dal 2 aprile il cartello della chiusura per l’assemblea sindacale è stato apposto dalla dirigenza della Filiale di Rieti soltanto nella tarda mattinata di sabato, pur sapendo che l’Ufficio sarebbe rimasto chiuso domenica e lunedì di Pasqua); il recapito della corrispondenza a giorni alterni; il trasferimento illegale dei dipendenti che genera esuberi in alcuni Uffici Postali di minore importanza spogliando quelli con una maggiore affluenza di clientela; la sempre crescente incuria verso la sicurezza negli Uffici Postali.

Le organizzazioni annunciano nuove assemblee e manifestazioni di piazza a tutela degli interessi della categoria e dei clienti di Poste Italiane.