Paralizzata l’attività delle Commissioni Consiliari, alla faccia della “trasparenza” sbandierata dal sindaco Simone Petrangeli in campagna elettorale e delle battaglie combattute dal consigliere Gian Piero Marroni quando sedeva nei banchi dell’opposizione!
È quanto dichiarano in una nota congiunta i consiglieri comunali Andrea Sebastiani della lista civica Rieti che Sviluppa, Davide Festuccia della lista Città Nuove, Giuseppe Diana del Popolo della Libertà e Sonia Cascioli del Gruppo Misto.
Spiegano i consiglieri: «Dopo le affermazioni del Sindaco Simone Petrangeli, che durante l’ultimo consiglio comunale ha sostenuto la “inutilità” delle commissioni consiliari – affermazioni subito stigmatizzate dai vari consiglieri di minoranza – assistiamo ora, forse per caso o forse no, ad un blocco nell’attività amministrativa delle commissioni. Basti pensare che l’ultima convocazione risale al 22 novembre scorso, quando si è tenuta la commissione bilancio, peraltro riconvocata per il prossimo lunedì 3 dicembre per iniziare la discussione sull’esercizio consuntivo del 2011».
«La Commissione Urbanistica – incalzano i Sebastiani, Festuccia, Diana e Cascioli – non viene più convocata da tempo immemore, l’ultima risale addirittura allo scorso 5 ottobre, così come le altre, che toccano importanti temi della vita amministrativa del nostro capoluogo. Forse le perplessità sui precari equilibri politici all’interno della Giunta Petrangeli sul problema alberghiero sollevate da qualche consigliere di minoranza sono fondate e non pretestuose o frutto di mera visibilità come qualcuno si è affrettato a dichiarare».
Pertanto i consiglieri chiedono «formalmente al Presidente del Consiglio Comunale Gian Piero Marroni di farsi garante di questo problema sollevandolo a tutti i presidenti di commissione, anche perché, se non ricordiamo male, lo stesso Marroni e l’attuale Sindaco Petrangeli, quando sedevano sui banchi della minoranza, nonostante le commissioni si tenessero regolarmente e in numero maggiore di quelle fino ad oggi convocate dall’attuale maggioranza, intrapresero, in maniera pretestuosa, una lunga battaglia con la maggioranza di allora proprio su questo tema. Non vorremmo che ora, cambiato lo scranno, sia cambiata anche la loro idea sull’importanza dell’esercizio delle commissioni consiliari».