Rieti e il gemellaggio dimenticato

È qualche tempo che il tema dei gemellaggi cittadini emerge dal rumore di fondo delle notizie. Di recente, ad esempio, sono stati inaugurati i “Giardini di Ito”, per celebrare i trent’anni di fratellanza con la cittadina giapponese. E la Festa del Sole è stata l’occasione per rinsaldare i rapporti anche con la città francese di Saint Pierre Les Elbeuf. Subito dopo il Comune ha rivolto una “call” (ma in italiano non si può dire?) ai reatini per favorire uno scambio di ospitalità con gli amici d’oltralpe e con quelli tedeschi di Nordhorn nell’ambito di un progetto dal respiro europeo.

Fatta la tara ad alcune immancabili polemiche, l’atteggiamento sembra positivo e produttivo: si potrebbe e si dovrebbe spingere ancora di più in questa direzione.

Qualche anno fa – ad esempio – la città di Rieti portò avanti il discorso di un gemellaggio con quella spagnola di Caleruega. A legare le due località non è un pretesto, ma la figura di un gigante della Chiesa: san Domenico di Guzman. Il fondatore dell’Ordine dei Frati Predicatori, infatti, nacque nella cittadina iberica nel 1170, ma è stato canonizzato nel 1234 da Papa Gregorio IX proprio a Rieti.

Opportunamente, dunque, nel 1998 si svolsero diversi incontri tra i due comuni per la firma del gemellaggio. L’accordo – come si legge in spagnolo nel volume “El convento de Santo Domingo de Caleruega: 50 años como foco de dominicanismo” di José Antonio Casillas García – fu firmato in Spagna, nella sala del convento domenicano, ed è stato ratificato l’anno successivo in Italia, in occasione della riconsacrazione della recuperata chiesa di San Domenico.

Ma da allora il patto è caduto nel dimenticatoio, e ben pochi paiono ricordarsene. Quale che fosse l’intoppo, non sarebbe male se l’Amministrazione provasse a recuperare il tempo perso, a ricucire i rapporti, a riprendere il filo di quel discorso. Ce n’è ragione nella nostra storia, ma anche in risorse vive come l’organo Dom Bedos Ruobo – strumento unico in Europa, realizzato e custodito proprio dentro la chiesa di San Domenico – o la “Rievocazione della Canonizzazione di Domenico di Guzman” caparbiamente riproposta da otto anni a questa parte in modo indipendente da un gruppo di reatini.

Sono strade per valorizzare un tassello decisivo del panorama spirituale locale, da aggiungere alla dimensione francescana sulla quale, giustamente, insistono tanti sforzi. Ma nel 2016 l’Ordine dei Predicatori celebrerà un Anno Giubilare per festeggiare gli otto secoli dalla promulgazione delle Bolle con cui Papa Onorio III, nel 1216 e nel 1217, ne confermò la fondazione. Il tempo sembra dunque favorevole: ne sapremo approfittare?