Ricostruzione

Ricostruzione, undici nuove Ordinanze Speciali in deroga. Di Berardino: «nuove premesse per la ricostruzione di Accumoli»

Sono state firmate oggi, e diventano immediatamente esecutive, undici nuove Ordinanze Speciali in deroga del Commissario Straordinario sisma 2016, Giovanni Legnini, per la ricostruzione dei centri storici e dei borghi più danneggiati dal terremoto di cinque anni fa in Appennino

Sono state firmate oggi, e diventano immediatamente esecutive, undici nuove Ordinanze Speciali in deroga del Commissario Straordinario sisma 2016, Giovanni Legnini, per la ricostruzione dei centri storici e dei borghi più danneggiati dal terremoto di cinque anni fa in Appennino.

Le Ordinanze, che consentono la realizzazione delle opere pubbliche urgenti e indispensabili per la ricostruzione privata utilizzando deroghe alla normativa per abbreviare i tempi di costruzione, riguardano la ricostruzione di Arquata del Tronto (Ap), Accumoli (Ri), Campotosto (Aq), Cascia, Preci, Norcia e la sua frazione di Castelluccio (Pg), Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Pieve Torina (Mc) e le scuole di Montegiorgio (Fm).

Con questi provvedimenti si prevedono nell’insieme circa 100 interventi, per ciascuno dei quali si indicano e si motivano le deroghe alle norme di carattere generale che si utilizzeranno per l’esecuzione. Le nuove opere comportano un impegno di spesa di 237 milioni di euro, di cui quasi 150 aggiuntivi, a valere sui fondi del Commissario per la ricostruzione pubblica. Grazie alla corsia veloce delle deroghe, per gran parte di questi interventi che risultano propedeutici alla ricostruzione privata, si prevedono tempi di consegna molto più brevi.

Le nuove Ordinanze introducono alcune innovazioni importanti. Ad Arquata e Castelluccio, ad esempio, si procederà direttamente a una ricostruzione pubblica dei centri storici, quindi delle abitazioni private, ed è la prima volta che viene applicato questo metodo. Le modalità saranno disciplinate con una nuova Ordinanza, dopo il pronunciamento dei Consigli Comunali e l’adesione dei proprietari privati. In altri casi, come per Pieve Torina e la stessa Arquata, sono stati identificati gli interventi da eseguire in una fase successiva, finanziandone intanto la progettazione. Vengono definiti, infine, nuovi meccanismi che consentono la demolizione pubblica degli edifici privati inagibili che interferiscono con la ricostruzione o in caso di inerzia dei proprietari.

Quelle firmate ieri si aggiungono alle alte nove Ordinanze Speciali firmate nelle scorse settimane dal Commissario Legnini, quelle per Amatrice (Ri), Camerino (Mc), la sua Università, per la Basilica di Norcia (Pg), le scuole di Ascoli, Teramo e San Ginesio (Mc), per gli edifici Ater della provincia di Teramo e per il comune di Valfornace (Mc). Nel complesso le venti Ordinanze Speciali dispongono oltre 220 interventi, per una spesa complessiva di 514 milioni di euro, 259 dei quali aggiuntivi.

«Con le venti Ordinanze prende corpo la strategia della ricostruzione dei centri storici più colpiti dal sisma, fin qui sostanzialmente paralizzata a causa delle grandi difficoltà progettuali e organizzative, determinate dall’elevatissimo grado di distruzione, ma anche dalla debolezza degli apparati pubblici. In questo modello sarà centrale il ruolo dei sub commissari Fulvio Soccodato e Gianluca Loffredo, e degli Uffici Speciali delle quattro regioni, che assumono la nuova funzione di soggetti attuatori degli interventi pubblici, d’intesa con i Comuni. Nelle prossime settimane – ha concluso Legnini – sarà approvato un nuovo pacchetto di Ordinanze in deroga per un altro gruppo dei Comuni che hanno avuto i maggiori danni».

Per quanto riguarda Accumoli, oltre alla realizzazione di alcuni interventi indispensabili nel centro storico e nelle frazioni, l’Ordinanza stabilisce uno stretto e costante coordinamento della ricostruzione privata con quella pubblica, affidato al sub commissario, al Comune e all’USR Lazio. Tra le opere da realizzare ci sono il rifacimento del Palazzo del Podestà e della Torre Civica, il nuovo edificio comunale, i sottoservizi nel centro storico, la delocalizzazione del centro polifunzionale, il ponte sul Tronto nella frazione Fonte del Campo, la messa in sicurezza dei dissesti idrogeologici nelle frazioni di Illica, Roccasalli e Villanova ed il ripristino della viabilità in alcune altre frazioni. Le somme impegnate con l’Ordinanza ammontano a 31,1 milioni di euro, dei quali 28 aggiuntivi rispetto agli stanziamenti precedenti.

«L’ordinanza firmata oggi dal Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini – commenta Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Politiche per la ricostruzione della Regione Lazio – crea nuove premesse per la ricostruzione di Accumoli, comune tra i più colpiti dal sisma del 2016. Le nuove regole, in particolare, permetteranno l’apertura di numerosi nuovi cantieri pubblici e privati nel centro storico e in alcune sue frazioni sulla base della proposta del programma straordinario della ricostruzione approvato dal comune. Le soluzioni e i sistemi tecnologici che verranno utilizzati garantiranno maggiore sicurezza e una elevata qualità della vita con procedure più snelle e definite. In particolare è definita la procedura sia per la rimozione delle macerie che per la demolizione e la ricostruzione degli edifici storici tutelati di Palazzo Marini, Palazzo Organtini e Palazzo Cappello. Tra gli interventi più significativi sono da segnalare i sottoservizi del centro storico per i quali sono a disposizione 2,8 milioni di euro; la ricostruzione della sede comunale che prevede interventi per 7,8 milioni; la chiesa di Santa Maria della Misericordia (580 mila euro) e altri interventi di messa in sicurezza di alcune frazioni per un totale di 9,4 milioni di euro. Ancora una volta le decisioni concordate con il commissario Giovanni Legnini creano presupposti concreti per velocizzare l’opera di ricostruzione. Da parte nostra, come Regione, saremo in prima linea, con l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, per assicurare la qualità dei progetti e delle opere. Non solo, nell’ambito del costante rapporto che abbiamo con il territorio e i suoi cittadini, intendiamo presentare ufficialmente e in un incontro dedicato, i contenuti dell’ordinanza».

Foto di Hands off my tags! Michael Gaida da Pixabay