Ricordata ad Antrodoco la battaglia del 9 marzo 1821

Nella biblioteca del Comune di Antrodoco si è svolto un incontro-convegno promosso dall’associazione Sabina Collezione e dallo stessa Amministrazione comunale.

Tema dell’incontro, la rievocazione della battaglia del 9 marzo 1821, giunta al 193° Anniversario, la Seconda giornata del Professore, e la prima edizione dell’omaggio alla ”Arte donniniana” in Antrodoco.

Hanno presieduto l’incontro, il sindaco Sandro Grassi, il vice sindaco Adelaide Marchizza, l’assessore alla Cultura del comune di Borgo Velino, Eugenia Foli, il presidente della Sabina Colleziona prof. Sabatino Fabi.

Presenti in sala il presidente del Consiglio comunale Fabrizio Pascasi e il presidente della Pro-loco Claudio Accili.

Ospite d’onore l’Accademico prof. Eros Donnini al quale si deve la serie “Fontane d’Italia per la quale, negli anni Settanta produsse prestigiosi francobolli e che ha realizzato apprezzati annulli postali per il comune antrodocano

Dopo i saluti del sindaco, il giornalista Flavio Fosso ha rievocato la Prima battaglia del Risorgimento nel quadro delle polemiche giornalistiche e di campanile degli Anni Ottanta; il prof. Angelo Fabiani ha illustrato le problematiche della Didattica nella Scuola moderna; il rag. Fabio Fornara ha tracciato la biografia del prof. Donnini, premiato dal presidente Fabi con una targa ricordo.

Un riconoscimento è andato al prof. Domenico Cordeschi, mentre all’insegnante Antonietta Pasquali e stato consegnato, per merito didattico, il premio “Giovanni Pascoli” giunto alla seconda edizione, presente la vincitrice della prima edizione ins. Pina Colandrea.

Premiati i collezionisti Antonio Alaimo (filatelia), Igino Massimi (numismatica) Bruno Ippoliti (documenti risorgimentali d’epoca). Infine l’attrice popolare Maria Stocchi ha declamato una poesia risorgimentale di Bruno Ippoliti.

One thought on “Ricordata ad Antrodoco la battaglia del 9 marzo 1821”

  1. Edoardo Desantis Passatani

    Perchè continuate a chiamarla “Battaglia di Antrodoco”, quando sulle gole che sono vicino all’abitato furono sparati solo 6 (sei) colpi di cannone e poi vi fu il fuggi-fuggi dei pochi rimasti a presidio del fortino? Lo scontro principale avvenne a Rieti. Una fase presso Porta d’Arce, una nell’area che separa Villa Ponam e Porta Romana, una nei pressi di Terria e un’altra tra Cantalice e Rieti che coinvolse circa 40.000 soldati e volontari delle due fazioni. I bollettini di guerra Austriaci e le corrispondenze giornalistiche inglesi oltretutto parlano di “scaramuccia” (gli austriaci ebbero circa una decina di caduti). L’azione poi si sviluppò sull’asse della Salaria in direzione Antrodoco in maniera molto lenta, tanto che gli austriaci si fermarono per la notte a riposarsi (e anche perchè le condizioni climatiche non lo permettevano) a Cittaducale e dintorni, per poi la mattina successiva arrivare ad Antrodoco, occuparla e continuare la marcia fino alle gole senza trovare nessuna resistenza. La storia è storia, i campanilismi sono altra cosa, forse leggenda.

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