RIC: Eneide di Krypton un nuovo canto

Si terrà nella serata del 21 luglio, al Teatro Flavio Vespasiano alle ore 22, la messsa in scena di “Eneide di Krypton un nuovo canto”, a cura di Krypton. L’iniziativa è compresa tra quelle di Ric – Regione Invasioni Creative, in corso a Rieti tra il 21 e il 27 di luglio.

Krypton fonda la sua poetica sull’esplorazione delle tecnologie e della loro applicazione sulla scena e nelle arti. L’uso della modulazione laser e la sua capacità di creare architetture e modificare lo spazio si delinea di volta in volta come una possibilità nuova, in divenire, di intervento sul mondo sensibile. A questa ricerca Krypton affianca un profondo lavoro sulla drammaturgia, dai testi di maestri del Novecento, come Beckett, Pinter e Jarry, alla rivisitazione di testi classici, alla giovane creazione contemporanea.

“Non potevamo non tornare a Rieti, con le invasioni creative”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio, Lidia Ravera, che sottolinea l’importanza di essere a Rieti: “Da questa bellissima città è iniziata, l’anno scorso, l’estate della Regione. La formula è la stessa: consentire all’arte, teatro musica danza, di tracimare, dai luoghi deputati come il magnifico Teatro Comunale Flavio Vespasiano, nelle strade e nelle piazze e nei cortili, coinvolgendo i gruppi e le associazioni locali, travolgendo tutti i cittadini. Una festa della cultura”.

Trent’anni fa Eneide di Krypton, con la regia di Giancarlo Cauteruccio e con le musiche originali dei Litfiba, fu uno spettacolo cult che generò una rivoluzione estetica, con un ruolo centrale nelle trasformazioni della ricerca teatrale. Gli spettatori assistettero alla rappresentazione multimediale di un poema epico, in cui l’elemento narrativo della luce e il tratto stilizzato dei performer, vestiti delle armature di Regina Martino, rendevano un’immagine sfolgorante del nuovo teatro italiano.

Eneide, opera post-moderna per eccellenza, circuitò nei maggiori teatri italiani e approdò nell’autunno del 1984 al teatro La Mama di New York City, diretto da Ellen Stewart, per il festival “Benvenuto” New Theatre Italy.

Con questa Eneide di Krypton – un nuovo canto, Giancarlo Cauteruccio riporta sul palcoscenico un pezzo di storia del teatro italiano.

Quella forte intuizione, di dar corpo alla nuova spettacolarità attraverso un racconto antico, ritrova oggi la stimolante collaborazione dei musicisti Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi e Francesco Magnelli che seguono il sentiero tracciato dal regista di Krypton, e insieme a lui ridanno vita a un’opera totale.

È uno spettacolo completamente nuovo quello portato in scena in questa nuova versione, che si arricchisce dell’esperienza maturata dagli artisti, del mutato punto di vista, delle nuove possibilità tecnologiche e non ultimo di un senso critico verso i linguaggi e verso il sistema delle arti.

Questo nuovo esperimento si fonda anche sulla partecipazione diretta del pubblico, per aprire la produzione artistica a nuovi sistemi di coinvolgimento che saranno le formule del futuro: il crowdfunding è una forma etica di condivisione in cui sono gli spettatori stessi, con l’espressione del proprio desiderio concretizzato in contributi e acquisti anticipati, a rendere possibile l’arte, là dove i finanziamenti pubblici e privati puntano invece all’intrattenimento preordinato, al grande evento, alla quantità senza memoria.

Scheda:

Scritto e diretto da Giancarlo Cauteruccio

musiche LITFIBA – BEAU GESTE
eseguite da Antonio Aiazzi, Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli

con Giancarlo Cauteruccio

voce off Ginevra Di Marco

corpi in video Massimo Bevilacqua e Claudia Fossi
progetto scenico e allestimenti Loris Giancola
elaborazioni digital-video Alessio Bianciardi e Stefano Fomasi
progetto luci Mariano De Tassis
costumi e assistente alla regia Massimo Bevilacqua
ricerca dei testi e collaborazione alla traduzione
AnnaGiusi Lufrano
ingegnere del suono Andrea Salvadori/Studio Funambulo
fonico Vladimir Jagodic
operatore laser Michele Barzan
illuminotecnico Lorenzo Bernini
macchinisti Eva Sgrò, Claudio Signorini

direzione organizzativa Pina Izzi
produzione esecutiva Ilaria Giannelli
organizzazione Carlotta Rovelli
amministrazione Michela Adamo

foto di scena Guido Mencari
progetto grafico Marco Michelini

Nell’apparato visuale sono stati utilizzati frammenti dalle immagini create da Alfredo Pirri per ENEIDE 1983