Rete Civica dei Cittadini: l’esternalizzazione non era in programma

«Abbiamo scelto di non partecipare alla riunione convocata dal centrosinistra avendo appreso che i temi oggetto della discussione erano stati, in qualche modo, già superati dalle decisioni adottate dalla Giunta del Comune di Rieti. Eravamo stati i primi a chiedere questo confronto all’interno della coalizione, per analizzare approfonditamente e con serenità la questione dell’esternalizzazione dell’asilo nido di Viale Maraini e per fare il punto sui principi cardine del nostro programma amministrativo. Nei giorni scorsi però la Giunta ha adottato la delibera di schema di bilancio e quella per l’esternalizzazione del nido. Ci aspettavamo invece il processo inverso. Per come la vediamo noi, prima ci si confronta in una coalizione e poi si prendono le decisioni, non il contrario».

Lo dichiarano il coordinatore provinciale della Rete Civica dei Cittadini, Mario Pompei e il capogruppo della Rete Civica dei Cittadini in Consiglio Comunale, Daniele Maffei, per i quali «Rimangono tutti i dubbi sulla scelta della concessione della gestione del servizio ai privati perché non capiamo come il privato possa fare degli utili, in un servizio che invece per il Comune genera perdite ingenti secondo quanto sostenuto dalla Giunta. Se davvero si vogliono mantenere inalterati i livelli occupazionali e non si vogliono toccare le rette, come sarà possibile per il privato fare dei profitti? Abbiamo appreso inoltre, sempre dal testo della delibera approvato, che la ricettività degli asili nido del capoluogo è stata di nuovo aumentata – dopo che era stata recentemente diminuita in ossequio ai dettami normativi regionali – in vista dell’esternalizzazione, per quanto riguarda il nido Ciancarelli a 95 bambini e per l’altra struttura a 85 bambini. Anche su questo punto avremmo gradito confrontarci con gli alleati. Purtroppo non è stato possibile ma ribadiamo che, a nostro avviso, il programma elettorale deve essere sempre il faro di ogni coalizione. E nel nostro programma l’esternalizzazione del nido non era prevista».