Chiesa di Rieti

Regole precise per celebrare in sicurezza

Il materiale preparato dalla Diocesi è stato reso disponibile a tutti i parroci in modo da permettere la ripresa delle celebrazioni eucaristiche secondo le modalità definite nell’apposito Protocollo siglato tra Cei e Governo

Posti contrassegnati con appositi adesivi a indicare il luogo dove sedersi, rispettando la distanza di almeno un metro, frontale e laterale, tra fedeli, rigorosamente con mascherina; colonnina con il gel igienizzante all’entrata; cartelli con il pro-memoria delle regole (e l’indicazione del numero massimo di persone ammesse) da apporre alle porte della chiesa.

Il materiale – preparato dalla Diocesi – è stato reso disponibile a tutti i parroci in modo da permettere la ripresa delle celebrazioni eucaristiche secondo le modalità definite nell’apposito Protocollo siglato tra Cei e Governo.

Regole che valgono anche per gli altri sacramenti: battesimi, matrimoni, funerali, superando la precedente limitazione che prevedeva per le nozze solo sposi, ministro e testimoni, e per le esequie un massimo di quindici persone. Anche per una Messa nuziale o una Messa funebre, possono entrare, rispettando le distanze e indossando le mascherine, tutti coloro che lo specifico luogo di culto riesce ad accogliere come in ogni altra celebrazione.

Quanto alla musica, è sospeso l’utilizzo del coro, che creerebbe assembramento, ma non è inibito il canto dei fedeli che restano protetti dalla mascherina. Con l’organista si consente la presenza di uno o due cantori, ben distanziati come tutti gli altri.

Accortezze riguardo l’uso dei microfoni: da evitare che persone diverse usino lo stesso. In ogni caso, anche tutti i microfoni, così come le altre superfici della chiesa, vanno igienizzati al termine di ogni liturgia.

Il protocollo condiviso tra la Cei e il Governo per la ripresa delle celebrazioni con il popolo prevede l’igienizzazione della chiesa dopo ogni celebrazione. Un passaggio necessario anche prima di tornare a celebrare con il popolo, in ragione del lungo periodo di utilizzo limitato degli edifici di culto. Per sostenere i parroci nel momento della ripresa, la diocesi, attraverso l’impresa sociale ProMis, ha offerto il servizio in versione professionale, anche per rispondere a qualche dubbio sulle modalità di intervento. E per il proseguio, è stata donata alle parrocchie una prima fornitura di prodotti specifici per la pulizia.