Regina Pacis, piccoli e grandi in festa con il vescovo Domenico per il Sacro Cuore

«Dio non ci ama perché siamo buoni, ma noi siamo buoni perché Dio ci ama»: si rivolge più direttamente ai fanciulli, monsignor Pompili, nell’omelia della Messa solenne da lui presieduta a Regina Pacis il giorno del Sacro Cuore, ma per parlare a tutti, piccoli e grandi. Perché tutti occorre farsi “piccoli”, dato che a loro, secondo Gesù, il Padre ha svelato «i misteri del regno dei cieli», secondo il brano del Vangelo appena proclamato dal diacono.

Nella chiesa cittadina dedicata alla Regina della pace sono radunati un po’ di ragazzini (anche se la data inoltrata dovuta quest’anno alla Pasqua alta, con la giornata che capita a vacanze estive ormai iniziate, non favorisce numeri alti), dopo il pomeriggio di giochi e animazione vissuto insieme a conclusione dell’anno pastorale per i gruppi di catechismo e Acr, secondo la consuetudine parrocchiale. Ci sono poi le zelatrici dell’Apostolato della Preghiera, che dai tempi di monsignor Bragoni animano in modo solenne la festività del Sacro Cuore, insieme agli operatori della Caritas e a diversi parrocchiani. E il vescovo Domenico, invitato dal parroco don Ferdinando e dal vice parroco don Cristoforo a presiedere l’eucaristia, ricorda quanto importante sia il celebrare questa ricorrenza liturgica che sottolinea la pienezza d’amore che il Padre ha manifestato nel suo Figlio Gesù.

«Oggi, purtroppo, Dio spesso viene associato non all’amore, ma alla violenza: un infelice connubio sempre possibile, e non solo in forme di integralismo islamico, visto che anche la cristianità, in passato, ha associato Dio alla violenza: si pensi agli eccidi nella crociata contro i Catari, durante il Medioevo, mentre il nostro san Francesco a Poggio Bustone si apriva alla rivelazione piena di un Dio che è bontà e misericordia». Occorre guardare invece al Signore Gesù che si presenta «mite e umile di cuore»: e allora, ha concluso il vescovo, «lasciamo coinvolgere dalla sua mitezza e dal suo cuore».

La celebrazione si è conclusa con il tradizionale della benedizione dei bambini. Ai ragazzi della parrocchia presenti, si sono aggiunti anche i “cucciolotti” del “Salotto di zia Marilena” ospitato nei locali parrocchiali. Così anche i piccolissimi in braccio a mamme e nonne hanno ricevuto la benedizione da monsignor Domenico, compiendo poi il gesto dell’omaggio floreale al Cuore di Gesù. E alla fine, foto di gruppo con lui mentre si cantava con gioia “Resta qui con noi” col tipico battito di mani al ritmo del canto.