“Quelli di Villa Sant’Anatolia” a Palestro per ricordare don Luigi Bardotti

Una rappresentanza di “Quelli di Villa Sant’Anatolia” è andata pellegrina in nord Italia per suggellare il legame con la terra di monsignor Luigi Bardotti. Il gruppetto degli “ex” legati alle indimenticate esperienze trascorse nella casa diocesana in riva al Turano, della quale il compianto sacerdote fu l’anima per anni, si è recato a Palestro, la cittadina in provincia di Pavia e in diocesi di Vercelli in cui don Luigi era nato e dove riposano le sue spoglie: a ottobre, infatti, dopo il funerale a Rieti, i familiari hanno ricondotto la salma del sacerdote nella terra di origine.

Il gruppetto di “Quelli di Villa Sant’Anatolia” ha così raggiunto la cittadina, sede della celebre battaglia risorgimentale, in quella terra padana nota per le sue risaie, dove è stato accolto dal fratello, dai nipoti e da altri familiari di don Bardotti, trascorrendo una giornata ricca di emozioni, a partire dalla visita alla tomba nel locale cimitero, sulla quale hanno voluto lasciare il foulard con il logo del gruppo e una foto particolare, che ritrae don Luigi con la maglietta del gruppo durante il primo dei raduni che gli “ex” hanno svolto in questi anni, con sua grande gioia. Poi la celebrazione eucaristica nella chiesa in cui nel ’66, dopo l’ordinazione sacerdotale che aveva ricevuto a Lourdes, egli celebrò la sua prima Messa.

Quindi il pranzo offerto dai familiari agli ospiti reatini, che hanno recato in dono – accompagnando il tutto con una commossa lettera – prodotti tipici di Amatrice, assieme a foto e pubblicazioni che ricordano quanto egli si sia speso per Rieti dove, ai tempi dell’episcopato Trabalzini, era approdato per un periodo che doveva essere provvisorio e dove invece rimase per tutta la sua missione di prete, della quale i reatini hanno voluto condividere con i suoi parenti ricordi e legami affettivi.

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