Quando i santi prendono l’apetta: Cittaducale e l’indigestione delle novità

Si avvicina per Rieti l’appuntamento con la solenne processione di Sant’Antonio che si svolgerà domenica 24 giugno, e mentre il Capoluogo si appresta a festeggiare un Santo tanto amato in tutta la provincia, a Cittaducale i festeggiamenti si sono conclusi in un clima di polemiche.

A Cittaducale, in questi giorni, mi è capitato di leggere ed ascoltare il pensiero di vari cittadini del nostro strano paesello riguardante le odierne vicende religiose. Credo sia un pensiero condiviso da tutti che in paese si è creata una divisione! C’è chi appoggia le iniziative del nuovo Parroco e c’è chi invece non le apprezza affatto!

Io voglio esprimere tutto lo sdegno che ho provato vedendo la statua del Santo venerato nel nostro paese da secoli, ridotta a girare per le vie del paese sopra a un’apetta! «Che squallore» ho pensato! Avevo i brividi quando l’ho visto per la prima volta! Nonno sull’apetta ci carica la verdura dell’orto e non si sognerebbe mai di portarci a spasso un Santo! Almeno potevano prendere una Mercedes!

A parte gli scherzi! Portare il Santo sulle proprie braccia è una fatica che un uomo fa come sacrificio da donare a Dio, è un fioretto e un modo per onorare il Santo, sudando e faticando per mostrarlo al Paese. I cittadini scendono in piazza e vanno in processione nel percorso stabilito da decenni per onorare il Santo e rispettare la tradizione.

Sono le persone che devono andare dal Santo e non il Santo che deve venire a farsi vedere ! Non funziona come per la montagna che va da Maometto! Povero Sant’Antonio! Portato su un’apetta in giro pieno di luci come un fenomeno da baraccone, o “pubblicizzato” su un megafono passando per le vie del paese come un fruttivendolo che vende arance e banane! Ma come si fa a non capire quanto siamo scesi nel ridicolo!

Ognuno fa quello che vuole, sempre nei limiti del rispetto della libertà altrui, ovviamente, seguendo questo principio, anch’io faccio quel che voglio esprimendo apertamente il mio pensiero, sicura del fatto, che molti in Paese la pensano come me; scrivendo questa lettera ho fatto quello che sentivo. Sentivo di dover difendere la figura di un Santo che per me è importante e va venerato in altri modi, con tutto il rispetto possibile e immaginabile! Come è sempre stato venerato da intere generazioni!

A mio parere appendere dei prosciutti nelle grate della finestra in Chiesa non è assolutamente rispettoso! Anche Gesù scacciò i mercanti dal tempio! Sappiamo tutti in Paese che per Sant’Antonio si fa la lotteria, non era necessario appendere dei prosciutti per ricordarcelo!

Inoltre, il Santo è stato portato in processione con la macchina piccola, invece che con la tradizionale e bellissima macchina grande tanto amata dai civitesi e le sue vesti sono state spogliate del tesoro, che è stato portato in bella mostra separatamente! Comunque il malcontento che si avverte e la divisione che si è creata mi fa pensare a un versetto del Vangelo…

«Pensate voi che sia venuto a mettere pace sulla terra ? No, vi dico, ma piuttosto divisione; perché, d’ora in avanti, cinque persone in una casa saranno divise, tre contro due e due contro tre. Il padre sarà diviso contro il figlio e il figlio contro il padre, la madre contro la figlia e la figlia contro la madre; la suocera contro la sua nuora e la nuora contro la sua suocera» (Luca 12.51- 53).

Dovremmo cercare tutti di avere un po’ di più il coraggio delle nostre idee e, soprattutto, dovremmo cercare tutti di non abboccare subito come i pesci più tonti del lago, accettando e seguendo tutto quello che propone il primo che arriva, permettendo così alle nostre tradizioni di andare in frantumi!

Al Vescovo di Rieti e al Consiglio Pastorale vorrei dire: non credete che per Cittaducale siano un po’ troppe le novità da digerire tutte insieme?

3 thoughts on “Quando i santi prendono l’apetta: Cittaducale e l’indigestione delle novità”

  1. Stefano Nardini

    Quante stupidaggini, cara Monica. Dovresti apprezzare lo sforzo di diffondere la conoscenza e la fama di un Santo alle nuove generazioni, senza rinnegare le tradizioni e indipendentemente dal mezzo che si usa. Oppure avresti preferito una sponsorship della Mercedes? Il nuovo parroco non rinnega il passato, ma si sta adoperando per saldare le tradizioni alle mutate condizioni sociali. Quindi, ben venga l’apetta, come pure, internet, facebook e quant’altro. Un piccolo consiglio: non giudicare se non vuoi essere giudicata e parla a titolo personale. Cittaducale stra apprezzando questa ventata di novità, che non rinnega il passato ma dà linfa nuova alle Scritture, esattamente come ha fatto Gesù 2000 anni fa

  2. Monica

    Non credo che lei abbia intervistato tutti i cittadini del paese…quindi come fa ad essere sicuro che il paese sta apprezzando la cosa ? Io ho parlato con tante persone che la pensano come me..mi sbaglio o lei è di Roma ? Se è così.. non credo che abbia la stessa esperienza quotidiana che vivo io in paese ascoltando i pareri della gente. E comunque è ovvio che parlo sopratutto a titolo personale, altrimenti non mi sarei firmata. Dopo aver pubblicato l’articolo ho ricevuto telefonate a casa di persone che mi hanno detto che se avessero saputo prima che avevo intenzione di pubblicarlo avrebbero messo anche la loro firma per evidenziare anche loro lo sdegno che hanno provato ! Ps: ovviamente quella del mercedes era una battuta !

  3. stefano nardini

    Passo al Lei anch’io, anche se ritenevo il Tu più amichevole- vero, sono di Roma, ma passo molto tempo a Cittaducale, che considero la mia seconda casa e soprattutto sono un attento osservatore – mi dispiace che lei provi sdegno per delle minuzie, perchè di questo si tratta, e non concentri invece i suoi sforzi per ricondurre all’unità e alla reciproca comprensione i suoi concittadini, che senz’altro conosce meglio di me- dia al nuovo Parroco un pò di fiducia, così stanno facendo in molti, soprattutto giovani (l’affluenza domenicale in Chiesa lo testimonia) e vedrà che non tutte le novità sono da buttare…

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