Puglia, terra ospitale per i matrimoni stranieri. Ma tanta ricchezza…

Monsignor Domenico Padovano, vescovo di Conversano-Monopoli, non si meraviglia della scelta di Fasano e precisa che “l’importante è che si porti rispetto ai luoghi di culto cattolici. L’accoglienza è un segno di amicizia”. Certo, lo sfarzo esibito “cozza con la situazione italiana dei matrimoni. Questi sono in calo, e il motivo è chiaro. I nostri ragazzi non hanno lavoro e soldi per sposarsi”.

Serviti più di 10mila pasti in quattro giorni accompagnati dalla musica di Shakira e dei Gotan Project, da spettacoli in maschera e da esibizioni di nuoto sincronizzato. Tutto per deliziare gli 800 ospiti (accompagnati da 700 guardie del corpo, 100 hostess e altri 200 lavoratori) alle nozze indiane tra Ritika Agarwal, figlia del più grande magnate indiano del ferro, e Rohan Mehta, erede di una importante casa di moda. Savelletri di Fasano diventa così, per quattro giorni (da mercoledì a sabato), il paesino più ricco del mondo. Si perché nella piccola contrada Pettolecchia si è riunito più del 20 per cento del Pil indiano insieme ad artisti, cantanti, ballerini e domatori. Oltreché a chef, sarte, fornai, camerieri, sommelier e operai generici. E per il piccolo paese in provincia di Brindisi è stata un’occasione da leccarsi i baffi. Il papà della sposa, infatti, Pramod Agarwal, non ha badato a spese: dieci milioni di dollari, parte dei quali entrati nell’economia fasanese attraverso le strutture alberghiere, l’enogastronomia e la manovalanza.

La Chiesa locale apre le braccia allo straniero.

“Non è la prima volta che mi capita di assistere alla Puglia come cornice di un matrimonio di stranieri e di altra religione”. A parlare è monsignor Domenico Padovano, vescovo della diocesi di Conversano-Monopoli a cui afferisce Fasano: “I ragazzi erano svedesi luterani e vivevano a Dubai. Non capivo perché due non cattolici di rito luterano venissero a sposarsi qui. Lì ho scoperto il lavoro dei wedding planner. E per la Chiesa che problema c’è? Anche se sono luterani, o indù come in questo caso, metto volentieri a disposizione i luoghi di culto cattolici. L’importante è che se ne porti rispetto. L’accoglienza è un segno di amicizia”. Un discorso avviato molto tempo fa, quello dell’amicizia stretta tra le religioni, che la Chiesa prosegue con dolcezza e deferenza. “Ma è ovvio – prosegue monsignor Padovano – che la scelta di Fasano è sintomo di un buon momento della Puglia dal punto di vista turistico. La Puglia è bella, abbiamo la cultura, l’architettura, la buona cucina e ha avuto sicuramente peso il restauro di antiche masserie che hanno al loro interno delle meravigliose cappelle. In alcune di queste località hanno addirittura installato una pista d’atterraggio per elicotteri. Sintomo, anche questo, che tanti vip scelgono la nostra terra”. Ma la festa dei coniugi indiani è anche uno spettacolo di opulenza: “Ecco, la grande ricchezza, che hanno, cozza con la situazione italiana dei matrimoni. Questi sono in calo, e il motivo è chiaro. I nostri ragazzi non hanno lavoro e soldi per sposarsi. Anche se, devo dire, molti giustificano le mancate nozze perché non possono provvedere alla festa. E che c’entra? Non ci vogliono mica i soldi per l’incontro con Dio”.

La Puglia turistica al centro del mondo.

Tema della cerimonia l’oro: tutti gli invitati al matrimonio di Ritika e Rohan indossano almeno un indumento dorato. E il sindaco di Fasano, Lello Di Bari, ha scelto un orologio: “Sono contento per l’invito – afferma Di Bari -, la scelta dei due coniugi di convolare a nozze nella mia terra mi riempie d’orgoglio. Stiamo lavorando dal 2002 per sviluppare la nostra terra. Allora, quando ero assessore, Fasano aveva solo lo zoosafari e poche masserie. Oggi raccogliamo i frutti di un lavoro basato sullo sviluppo di un turismo di qualità. Questo grazie anche alla presenza, e all’investimento, d’imprenditori locali capaci, coraggiosi e, chiaramente, con una buona disponibilità economica. Ad oggi contiamo 530mila presenze turistiche. Il fatto che tutti i giornali del mondo stiano parlando di Savelletri e di Fasano sta a significare che abbiamo portato il territorio al centro delle attenzioni del mondo”. Il magnate Agarwal ha voluto incontrare personalmente il sindaco di Fasano dicendogli d’essere stato rapito dagli scenari di Savelletri già quattro anni fa. Sua intenzione, infatti, è di acquistare una tenuta per le vacanze. “Ma Ritika e Rohan non sono i soli vip ad essersi innamorati della Puglia e della zona intorno a Fasano-Monopoli. Due anni fa si è sposato qui Justin Timberlake ma anche una delle figlie di Armani ha scelto la nostra terra per le sue nozze. Le ricadute di questo evento, come si può ben immaginare, sono tante e non riguardano solo la Puglia ma l’Italia intera: i fioristi non sono di qui, i trasportatori vengono dal Nord, i wedding planner sono milanesi. Una cosa è certa: la Puglia è ormai una meta turistica ambita a livello internazionale”. I gossip, le “paparazzate” e, soprattutto, le polemiche hanno fatto da cornice a questo gigantesco evento. Ma se certamente l’ostentazione degli averi dei due coniugi indiani non è propriamente un bel vedere, non bisogna dimenticare che eventi del genere portano, all’economia italiana, un po’ di respiro. Non solo, un tale assembramento di multimilionari può diventare un momento di dialogo tra le varie economie e culture. Una gestione oculata di questi eventi può diventare dunque un trampolino di lancio per progetti a lungo termine. Nella speranza d’investimenti significativi anche in settori strategici. Vedi la vicina Ilva a cui sono interessati i magnati indiani dell’acciaio.