Terremoto 2016

Pro Loco di Amatrice, inaugurata la nuova sede donata da Rivotorto di Assisi

Inaugurata sabato 3 agosto la nuova sede del punto informativo dell’Associazione Turistica Pro Loco di Amatrice: un altro importante tassello nei termini di una rinascita della normalità nel paese colpito dal sisma

Inaugurata sabato 3 agosto la nuova sede del punto informativo dell’Associazione Turistica Pro Loco di Amatrice: una giornata che ha costituito un altro importante tassello nei termini di una rinascita della normalità nel paese colpito dal sisma, e che ha inoltre sancito il consolidamento dell’amicizia con la Pro Loco Rivotorto di Assisi, donatrice della struttura.

«Una collaborazione tra le due associazioni da rintracciare proprio nella disgrazia del terremoto», dice la signora Maria Aristei Belardoni, presidente della Pro Loco di Rivotorto.

Assisi, come Amatrice, ha vissuto momenti drammatici in occasione delle scosse sismiche del 1997, e in quell’occasione, ricorda la signora Aristei «abbiamo ricevuto tantissima solidarietà da tutta Italia, tanto che la città è risorta quasi subito».

Nell’agosto 2016, alcuni giorni prima del sisma che ha devastato il Centro Italia, la Pro Loco di Rivortorto aveva appena concluso la “Rassegna degli Antichi Sapori”: un evento che fu subito riaperto a fini solidali sotto il nome “Una Amatriciana per Amatrice”.

Serate che servirono a raccogliere oltre sedicimila euro da devolvere alle popolazioni terremotate. «Un’iniziativa accolta con molto entusiasmo dalla popolazione – dice la signora Maria  – perché lo scopo non era quello di inviare direttamente il denaro ma di acquistare un bene che fosse utile in maniera concreta alla cittadinanza».

In seguito alla raccolta fondi, le delegazioni delle due Pro Loco si incontrarono per discutere insieme su quali fossero le effettive necessità, e la richiesta fu proprio quella di riuscire ad ottenere una sede, un punto informazioni per Amatrice, «anche perchè avendo perso tutto, in paese le informazioni per i passanti o per i militari venivano divulgate dal finestrino di un pulmino».

Appresa questa necessità, si è proceduto subito con l’acquisto dell’immobile ma, da qui, è iniziato un iter burocratico durato quasi tre anni, tra progettazione, sopralluoghi e qualche momento di sconforto. Fino all’epilogo positivo: la struttura era arrivata finalmente ad Amatrice, si poteva dunque procedere ad arredamento e inaugurazione!

La nuova apertura, oltre alle istituzioni, ha visto la partecipazione di tante persone comuni. «La gente semplice mi ha abbracciata e ringraziata con le lacrime agli occhi, così ho capito che la gente aveva compreso appieno il senso della donazione: un’offerta che va oltre il valore economico ma nasconde un significato più profondo: quello di costruire con Amatrice un legame di amicizia anche nel futuro», dice commossa la signora Aristei.

Una cooperazione che nasce quindi da una tragedia comune, ma che di comune ha anche tanta solidarietà, vicinanza e lavoro. Nonostante i momenti di difficoltà per l’effettiva realizzazione del progetto, la sua finalizzazione dimostra che, seppur con la lentezza dovuta alle pratiche burocratiche, è possibile credere in una rinascita di questi luoghi.

Ora la promessa è che la collaborazione tra le due Pro Loco non si esaurisca ma anzi si rinnovi anche oltre lo stato di emergenza, e riesca a celebrare le cose belle che – nonostante tutto – la vita è sempre capace di regalarci.

Foto assisioggi.it