Plutone visto da vicino

Il 14 luglio scorso la sonda spaziale New Horizons ha sorvolato i cieli di Plutone. Il suo viaggio è durato oltre nove anni, percorrendo 5 miliardi di chilometri, tutto per regalarci informazioni e splendide immagini del pianeta (nano) ancora inesplorato. Dalla prima immagine si direbbe che è un’enorme caramella gommosa rotonda. Staremo a vedere.

Per capire l’eccezionalità dell’impresa compiuta dalla sonda della Nasa è sufficiente fare un semplice paragone. Immaginando che il Sole sia Roma e la Terra Rieti, Plutone si troverebbe in qualche sperduto villaggio oltre Mosca! Per questo la missione è durata tanto a lungo e per lo stesso motivo si tratta di una preziosa occasione di studio per gli astronomi.

Un’altra ragione d’interesse è la stranezza stessa di Plutone. La sua orbita è molto eccentrica (schiacciata) e la più inclinata del sistema solare. Gli altri pianeti sono come tante pecorelle disposte ordinatamente intorno al Sole, lui può essere visto la piccola pecora nera del gregge. E proprio perché piccolo rispetto agli altri oggetti presenti nella sua orbita, nel 2006 la comunità astronomica internazionale lo ha declassato a pianeta nano.

Per ora sappiamo che è freddo (-233 °C), ha un’atmosfera (con neve di metano!) e che è pronto a rivelare i suoi segreti ai diversi strumenti presenti sulla sonda americana. Dio degli inferi permettendo.