Picco d’influenza: nella tarda mattinata del 19 gennaio si è tenuta una conferenza stampa dei vertici della Asl di Rieti per spiegare le misure prese per contrastare l’anomalo afflusso di pazienti al Pronto Soccorso e il blocco momentaneo dell’attività di Day Surgery.
«Intendiamo chiarire ai cittadini quali sono le misure prese» ha spiegato il direttore generale Laura Figorilli, precisando che «queste misure d’emergenza non sono una problematica locale, ma nazionale. Abbiamo ricevuto dalla Regione Lazio le indicazioni su come comportarci. Tutte le misure messe in campo sono quelle che stanno già adottando altri ospedali italiani».
«Non siamo facendo nulla di strano – ha aggiunto Figorilli – ma è una situazione d’emergenza, e in quanto tale ci costringe ad operare secondo delle priorità diverse da quelle dell’ordinaria amministrazione. Qualche disagio in queste condizioni è inevitabile».
«Quello che conta in questa situazione non sono solo i numeri, ma anche il fattore qualitativo» ha detto poi il direttore sanitario dell’Asl di Rieti Marilina Colombo. «I pazienti che arrivano in questi giorni al Pronto Soccorso hanno caratteristiche diverse rispetto agli anni precedenti: sono pazienti anziani, anche ultraottantenni, talvolta in fase terminale. Pazienti con patologie croniche che arrivano al pronto soccorso in situazione di scompenso cardiaco o respiratorio».
In questi giorni – è stato spiegato in conferenza stampa – l’aumento di codici rossi al Pronto Soccorso rispetto allo scorso anno è stato di circa il 30%. Un incremento a fronte del quale il direttore sanitario ha spiegato la necessità di chiudere l’attività di Day Surgey: «non completamente, ma rinviando ai reparti di degenza ordinaria alcune situazioni chirurgiche di bassa complessità e rimandando a dopo l’emergenza tutta la chirurgia che non presenta caratteri d’urgenza».
Presente alla conferenza stampa anche il direttore del Pronto Soccorso, dott. Flavio Mancini, che ha fatto il punto sul funzionamento del reparto, ricordato come l’accesso alle prestazioni di Pronto Soccorso rimanga regolato solo dalla gravità della patologia da trattare, e respinto con forza le ricostruzioni della stampa attorno a pazienti «abbandonati al Pronto Soccorso».
Foto Massimo Renzi.