Petrangeli: «economia verde per un nuovo sviluppo del territorio»

Il prossimo 6 marzo alle ore 17.00, a Palazzo Sanizi, si terrà l’incontro “Il futuro nel presente. Economia verde per un nuovo sviluppo del territorio”.

Simone Petrangeli, candidato a sindaco, incontrerà Angelo Consoli, direttore del Circolo Europeo III Rivoluzione Industriale a Bruxelles e collaboratore di Jeremy Rifkin, per parlare di energie rinnovabili e un nuovo sviluppo del territorio.

Parteciperanno all’incontro Associazioni Datoriali, Associazioni di Categoria, Organizzazioni Sindacali, Solsonica, Scuole, Ordini Professionali, Sabina Universitas, Istituzioni Locali, Associazioni, Movimenti, Volontariato e Cittadini.

La Terza Rivoluzione Industriale, teorizzata da Jeremy Rifkin ed adottata come modello di crescita sostenibile si fonda sulla nascita e implementazione di un nuovo paradigma energetico, gestito grazie a nuove forme di comunicazione.

Come spiegato da Consoli «abbiamo già visto la rivoluzione nel campo delle comunicazioni, e ne vediamo i frutti ogni giorno osservando l’immensa mole di informazioni autoprodotte e scambiate tramite Internet tra tutti gli utenti della rete. La Rivoluzione delle comunicazioni però rischia di essere inefficace se ad essa non si accoppia uno spostamento strutturato e deciso verso energie distribuite (come lo sono le informazioni grazie al web) ed accessibili a tutti: le forme di energia di cui parliamo sono le energie rinnovabili. Grazie alle tecnologie Fotovoltaiche, Eoliche, Geotermiche, Idroelettriche e tutte le altre che compongono il panorama delle energie pulite e rinnovabili, il nostro pianeta può ancora salvarsi dalla distruzione. Per fare ciò, però, serve l’implementazione di un’infrastruttura che permetta ai piccoli produttori distribuiti uniformemente nel territorio grazie alla trasformazione di tutti gli edifici del mondo in piccole centrali ad energie rinnovabili, di fornire a tutti gli utenti l’energia necessaria allo svolgimento delle attività quotidiane.

La Terza Rivoluzione Industriale è possibile, ma solo con un impegno concreto e simultaneo da parte di tutti i governanti del mondo, sul modello di quello fino ad ora fatto dall’UE, primo organismo a credere nella Terza Rivoluzione Industriale e nell’ispirarsi ad essa per le sue strategie a medio e lungo termine».