Perché li ha fatti santi?

La canonizzazione di due papi svoltasi a San Pietro la domenica in albis potrebbe pure fare nascere delle perplessità: ma c’è bisogno di sottolineare che il papa è un santo? Lo è uno, e perché non gli altri? Forse proclamando santo uno, si mettono in discussione i valori di quelli che agli altari non saranno portati mai?

Per alcuni osservatori, Papa Francesco, proprio durante la funzione presieduta, non sembrava saltare di gioia, come se si rendesse conto delle difficoltà che deve affrontare un cristiano, il papa incluso, per arrivare alle soglie del paradiso. Chi meglio di lui capisce le difficoltà di questo ufficio, come la chiamata alla santità si scontra con i limiti che un papa deve affrontare?

Malgrado questo, era Francesco a voler proclamare santo Giovanni Paolo II rispondendo alla vox populi, senza fargli aspettare i prossimi secoli. Lo stesso, e forse di più, ha manifestato nei confronti di Giovanni XXIII, per il quale addirittura ha accelerato le procedure, dispensando il santo dal dover fare un’opera miracolosa. I santi di miracoli ne fanno tanti, sono solo quelli ufficiali che devono essere sottoposti alle misure dei canoni.

Ma che importanza ha per noi questo evento? Che santo può essere un papa, un prete o una suora? Ma anche una madre di famiglia che sacrifica la propria vita per fare nascere un figlio di cui neppure conosce ancora il volto? Che i santi sono coloro che rispondono al progetto divino, che sono persone che si inseriscono nelle vesti istituzionali e in queste situazioni non perdono le cose essenziali?

Non sono santi di ufficio, ma sono santi di vita, portando la vita sulle proprie spalle, fidandosi di Dio, cercando l’amicizia con lui, facendosi prossimi perfino dei nemici, e malgrado tante tentazioni, preservano nel cuore quella semplicità con la quale Maria accoglieva sempre la presenza del suo figlio.

Totus tuus, ha voluto testimoniare Giovanni Paolo II. E forse questa è la migliore via per raggiungere il desiderio della Pacem in terris, nel pieno rispetto dell’ordine stabilito da Dio. Quell’ordine che partendo dal cuore di ciascuno attraversa il mondo intero.