Chiesa

Papa Francesco è partito per Baghdad

È iniziato il 33° viaggio apostolico nel Paese del Golfo: Francesco ha lasciato l'aeroporto internazionale di Fiumicino diretto a Baghdad, alle 7.45

Il 33.mo viaggio apostolico di Francesco all’insegna del motto evangelico “Siete tutti fratelli “, è iniziato questa mattina per concludersi il prossimo 8 marzo. Il volo con a bordo il Pontefice è decollato alle 7. 45 dall’aeroporto di Fiumicino e l’arrivo a Baghdad è previsto per le 14.00 ora locale (le 12.00 in Italia).

Poco prima, nel lasciare Casa Santa Marta alle 07:00 in direzione dello scalo romano, il Papa – come ha fatto sapere la Sala stampa vaticana – si è intrattenuto per alcuni momenti con una dozzina di persone accolte dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Cooperativa Auxilium e rifugiatesi in anni recenti in Italia dall’Iraq. Il gruppo era accompagnato dall’Elemosiniere, il cardinale Konrad Krajewski. Giunto quindi allo scalo di Fiumicino il Papa, prima di imbarcarsi sull’ Airbus A330 dell’Alitalia – al 180° volo a servizio del Pontefice – ha salutato le autorità civili e religiose presenti, poi, con la borsa nera nella mano sinistra e la mascherina sul volto, è salito sulla scaletta per raggiungere il portellone di ingresso dell’aereo. Qui, il breve saluto all’equipaggio di undici persone, composto da tre piloti e otto assistenti di volo coordinati dal comandante Alberto Colautti.

A bordo anche una presenza molto speciale voluta dal Papa: è l’immagine della Vergine di Loreto, a cento anni dalla sua proclamazione di patrona degli aeronauti, e mentre è in corso il Giubileo lauretano che Francesco ha prorogato fino al 10 dicembre 2021.

A bordo anche una presenza molto speciale voluta dal Papa: è l’immagine della Vergine di Loreto, a cento anni dalla sua proclamazione di patrona degli aeronauti, e mentre è in corso il Giubileo lauretano che Francesco ha prorogato fino al 10 dicembre 2021. – Vatican Media

Nel momento di lasciare il territorio italiano, il Papa ha fatto pervenire al presidente della Repubblica Sergio Mattarella il consueto telegamma di sorvolo con l’auspicio di prosperità e serenità esteso a tutta la popolazione.

In risposta il ringraziamento del capo dello Stato e la sottolineatura che la presenza del Pontefice in Iraq “rappresenta per le martoriate comunità cristiane di quel Paese e dell’intera regione, una concreta testimonianza di vicinanza e di paterna sollecitudine”. Mattarella rimarca inoltre come la tappa irachena sia “segno di continuità dopo il Viaggio Apostolico negli Emirati Arabi Uniti” e “un ulteriore passo lungo il cammino tracciato dalla dichiarazione sulla fratellanza umana”.

da avvenire.it