Nidi d’infanzia, il Comune punta alla qualità e ha già tagliato 225mila euro l’anno di sprechi

Il percorso di riorganizzazione del servizio educativo offerto dai nidi d’infanzia è iniziato il giorno dopo l’insediamento della nuova Amministrazione comunale e sono molti i dati che confermano un progressivo e continuo cambiamento che sta consentendo di potenziare un servizio strategico in termini di qualità e di aumento dell’utenza. Un percorso che culminerà con l’apertura del terzo nido comunale, un obiettivo che è considerato prioritario.

La riorganizzazione del servizio è passata anche per la riqualificazione della spesa che era ormai fuori controllo. Si pensi che nel 2011 la spesa annua, per le sole derrate alimentari destinate alle mense del Ciancarelli e del Sabin, è stata di 332mila euro, mentre, grazie alla sua progressiva riqualificazione, nel 2015 è stata di 107mila euro. Una radicale diminuzione che è legata all’acquisto di minori quantità di alimenti e a un controllo serrato sul loro uso, che, ricordiamo, è destinato solo ai bambini. Un risparmio di 225mila euro su base annua! Ciò dimostra che la qualità dei servizi pubblici passa anche per una migliore gestione delle risorse a disposizione. L’Amministrazione comunale ha, inoltre, puntualmente segnalato alle autorità preposte le anomalie, gli sprechi e le opacità emerse da una severa analisi della documentazione contabile.

“Quello che stiamo facendo sui nidi d’infanzia – dichiara l’assessore Stefania Mariantoni – rappresenta non solo un contenimento delle leggerezze del passato, ma una profonda riorganizzazione che consentirà ai cittadini di godere di un servizio di qualità, evoluto e in linea con le migliori prassi nazionali”.