“Nessun parli…”: una pacifica invasione dell’arte e della musica

È stata un’occasione che gli alunni e le alunne dell’Istituto Magistrale non si sono lasciati sfuggire, quella di poter esprimere, con il canto, la danza, la musica e la recitazione, la creatività insita nella loro giovane età, nelle due giornate del 21 e 22 novembre.

In molti luoghi della città di Rieti, gli studenti dei licei Musicale, Linguistico, delle Scienze Umane e dell’Economico-Sociale, hanno danzato, cantato, suonato e recitato animando il nostro territorio nelle due giornate che il MIUR ha dedicato alla musica e all’arte dal titolo “Nessun parli…”.

Dalla piazza del Comune ai santuari francescani, dalla piazza Centro d’Italia al centro commerciale Perseo, dalla libreria Moderna agli Archi del Vescovado, dalla Rieti sotterranea al Bar pasticceria Napoleone, dal teatro Flavio Vespasiano al ristorante 100% gusto, dall’Auditorium “Varrone” al ristorante “Tre porte”, dalla Cattedrale di Reti alla storica chiesa di s. Rufo, fino ad arrivare all’apprezzatissima esibizione presso la Sala Accademica del Conservatorio di Santa Cecilia, unica tappa “fuori città”.

Per due giorni la città di Rieti ha visto gli alunni dell’Istituto Magistrale dare il meglio di sé per animare i luoghi del passeggio, della cultura, del commercio, dell’arte e della musica. L’iniziativa è stata sposata in modo deciso e con entusiasmo dalla prof. ssa Gerardina Volpe e il CdD dell’Istituto Magistrale, in quanto una tale possibilità formativa ha permesso di valorizzare competenze che spesso sono poco considerate nella valutazione del percorso formativo degli studenti. Un concetto quest’ultimo ben ricordato proprio nell’incontro presso l’Auditorium Varrone, in occasione dei festeggiamenti dedicati a s. Barbara, dove l’Istituto Magistrale ha partecipato mediante uno specifico progetto rivolto alla conoscenza di due importanti personaggi del panorama culturale italiano e politico, Giorgio La Pira e Don Lorenzo Milani, entrambi forti sostenitori della cura alla formazione integrale della persona, il filo rosso a cui ricondurre ogni azione educativa, politica e sociale.