Ancora una volta, e per il decimo anno consecutivo, in tutta Italia, nelle piazze, nelle parrocchie e in altri luoghi del nostro territorio, i membri della Comunità Papa Giovanni XXIII insieme ad altri volontari giovani e meno giovani, gruppi Scout e gruppi parrocchiali, papà e mamme con i loro bambini, indosseranno le magliette blu con la loro promessa, «finché gli ultimi non saranno i primi ci troverete qui». E per due giorni incontreranno persone, stringeranno mani, spenderanno parole, vivendo qualcosa che va ben oltre l’evento.
È la voglia di lottare contro l’ingiustizia più grande che anima i volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII: ancora oggi nel mondo 795 milioni di persone soffrono di malnutrizione e denutrizione, di cui 66 milioni sono bambini. In questo stesso mondo, ogni anno vengono gettati nella spazzatura 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, ancora prima di metterle in tavola, di cui ¼ basterebbe a sfamare chi non ha da mangiare.
Ecco perché Un Pasto al Giorno, la campagna di Apg23 voluta già nel 1985 da don Oreste Benzi, si impegna attivamente nel campo della fame e della malnutrizione, sensibilizzando l’opinione pubblica e garantendo almeno un pasto quotidiano alle persone che accoglie in Italia e in 40 Paesi del mondo. Ogni anno, 7 milioni e mezzo di pasti per migliaia di persone, che sono i senza fissa dimora che mangiano alle mense di strada e vivono nelle Capanne di Betlemme, i bambini malnutriti del Centri Nutrizionali, i fratelli e le sorelle delle Case di Accoglienza e delle Case Famiglia, con cui Apg23 condivide la tavola e la vita.
Non avere più fame è solo il primo passo verso la ricostruzione della dignità.
Ecco perché, oltre a dare loro un pasto, la Comunità Papa Giovanni XXIII si impegna perché le persone in difficoltà possano andare a scuola, trovare un lavoro, avere la certezza di essere amati.
Alla base di ogni intervento c’è sempre la condivisione diretta di vita: chi soffre viene accolto con il calore che solo una famiglia sa dare. Solo sentendosi scelti e amati è possibile riacquistare la fiducia nelle proprie capacità e gli strumenti per costruire il proprio futuro.
Solo così è possibile dare risposta concreta ai bisogni di ciascuno, alle loro speranze e potenzialità.
La condizione di povertà in cui vivono milioni di persone e il nostro spreco sono due facce della stessa medaglia.
A Rieti i volontari saranno in via Cintia, di fianco alla cattedrale, con un gazebo e, durante le celebrazioni, anche in cattrdrale e in numerose parrocchie il cui elenco stiamo aggiornando di giorno in giorno nel nostro sito www.unpastoalgiorno.org
Per conoscere meglio l’evento e vedere dove siamo in tutta Italia si può consultare:
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