Musica per Amatrice: forti emozioni nel concerto del Trio Concorde e di Sabrina Lanzi

Tanti gli applausi per Musica per Amatrice, evento organizzato sabato 28 gennaio dall’associazione Musikologiamo presso l’Auditorium Varrone con il Patrocinio del Comune di Rieti. Un concerto gratuito in ricordo delle vittime del terremoto che ha visto alternarsi sul palco le chitarre del Trio Concorde e la pianista Sabrina Lanzi.

Il Trio Concorde (Claudio Leonetti, Mattia Molina, Valerio Fischione) ha eseguito brani di Jesus Guridi, Isaac Albeniz e soprattutto Jorge Cardoso in una performance elegante e delicata, senza però rinunciare all’entusiasmo tipico degli autori sudamericani. Uno dei tre musicisti (Claudio) ha perso tutta la famiglia e la fidanzata nel terremoto del 24 agosto trovando anche nella musica la forza per andare avanti.

Sabrina Lanzi è una pianista di fama internazionale e Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Prima di suonare ha infatti rievocato il momento in cui i carabinieri sono piombati in casa sua per l’onorificenza: «temevo di aver preso una multa per eccesso di velocità» ha detto scherzando.

Sotto le sue abili dita è avvenuta l’esecuzione della Sonata n° 23 di Beethoven. La pianista ha giustificato la scelta ricordando che il grande compositore ha dovuto affrontare la sordità, trovando però lo spunto per andare avanti. Esattamente come dovranno fare le famiglie colpite dal sisma a cui la Lanzi ha dimostrato vicinanza, anche indossando la felpa di Amatrice per tutta la serata.

È inutile commentare la forza tempestosa della sonata, definita non a caso l’Appassionata, possiamo appena provare a descriverla con una metafora. I marosi del primo movimento, con i trilli al posto della spuma lasciano lo spazio a un oceano di nuovo verdazurro nel secondo, per finire nei vortici impetuosi del terzo movimento, in cui c’è appena il tempo di respirare tra l’uno e l’altro e sembra che anche gli scogli vadano in frantumi sui tasti del pianoforte.

Tanti applausi e tanta emozione per una manifestazione che ci auguriamo possa ripetersi ogni anno per tenere vivo il ricordo della tragedia.

Foto di Paolo Cesarini