Musica in Ospedale fa gli auguri di Natale

Si è tenuto nel reparto di radioterapia oncologica del San Camillo de’ Lellis il tradizionale concerto di Natale di “Musica In Ospedale”.

Giunta al decimo anno, la manifestazione, prodotta dall’Associazione Musikologiamo, figura tra le attività che il dott. Mario Santarelli, primario della Radioterapia, ha riunito in un più articolato progetto di umanizzazione del nosocomio reatino.

La serata ha visto la partecipazione di Paolo Paniconi al pianoforte e di Sandro Sacco al flauto traverso, accompagnati dalla cantante Maria Rosaria De Rossi.

Sono stati eseguiti brani tipici del repertornio natalizio, come i classici “Adeste fideles”, “White Christmas”, “Tu scendi dalle stelle”, ben interpretati dalla voce di Maria Rosaria De Rossi.

Inoltre è stato offerto un interessante riferimento cinematografico con il brano “Over the Rainbow”, tratto dalla pellicola “Il Mago di Oz”.

Il pubblico, composto dai malati, dagli operatori sanitari e dagli amici e parenti di entrambi i gruppi, oltre che da appassionati che ormai non perdono neppure uno degli appuntamenti della manifestazione musicale, con il suo calore conferma in pieno l’intento della proposta.

Si tratta infatti di superare la frattura tra lo spazio interno e quello esterno all’ospedale, per restituire continuità alla vita al di là della propria condizione di salute.

Se ne parla poco, ma quello di “Musica in Ospedale”, e più in generale del percorso intrapreso dalla nostra Radioterapia, è un’eccellenza a livello nazionale. Lo ha confermato il premio Gerbera d’Oro ricevuto lo scorso anno.

Il concerto si è concluso con l’esibizione della “Schola Cantorum” di Antrodoco, diretta dal maestro Franco Minelli, ancora una volta con un repertorio di brani legati al Natale.

Al termine, il professor Santarelli ha ringraziato i presenti invitandoli ad unirsi per un brindisi di buon augurio per le prossime festività natalizie.

Auguri anche da parte di Musikologiamo. Antonio Sacco, presidente dell’associazione, ha richiamato l’attenzione su quanto la musica possa incidere positivamente sia per un miglioramento dell’Ospedale stesso, sia per l’integrazione e lo scambio con il territorio e la comunità.

«Su questo secondo livello – ha sottolineato Sacco – è possibile considerare la musica come un anello di congiunzione tra le diverse istituzioni, capace di trasformare l’ospedale da luogo di sofferenza, a spazio in cui è possibile sperimentare ancora la pienezza della vita».

Un augurio che vale per il Natale e per tutti gli altri giorni.