Dopo la sentenza del Giudice Di Pace che decreta la nullità delle multe ZTL in quanto illegittima, dopo il parere dell’AVCP (Autorità Vigilanza Contratti Pubblici) che annulla l’affidamento della gestione delle multe della ZTL (a proposito dove era l’attuale amministrazione allora minoranza quando veniva affidato in maniera palesemente illegittima il servizio alla Sapidata? Era assente per malattia o connivenza?) ecco l’ennesima batosta che sancisce, qualora ce ne fosse ancora bisogno che chi amministra questa bellissima città se ne deve andare a casa, subito! Anche perché questa volta tocca le tasche di tutti ma proprio tutti i cittadini di Rieti.
Infatti delle due l’una, o questa amministrazione è l’emblema dell’improvvisazione e dell’impreparazione oppure hanno degli interessi (che ovviamente non sono quelli dei cittadini) nel prorogare continuamente e illegittimamente l’appalto per la gestione dei rifiuti sempre e solo all’ASM di Rieti. È notizia di questi giorni che il garante per la concorrenza ha segnalato quanto segue: «Posta la pacifica natura “non conforme” (alla direttiva europea, ndr) il Comune ha nuovamente prorogato i contratti di servizio alla Asm pur nella consapevolezza che, quantomeno per i servizi di igiene urbana (rifiuti) la soluzione prescelta non fosse quella più economicamente vantaggiosa».
Infatti si legge nel bollettino n.16 del 22 aprile 2014 del Garante della concorrenza che il prezzo posto a base di gara dalla Saprodir Srl (entità consortile di 43 comuni della provincia di Rieti) è di 108 € ad abitante ben inferiore ai 146 € sostenuti dal comune nel 2013. Oltre a questo mancato risparmio e si parla di qualche milione di €, è prevista anche una riduzione del 26% della tariffa sui rifiuti. Un tale comportamento da parte dell’amministrazione non fa altro che aggravare la situazione economica del Comune e di conseguenza dei cittadini i quali si trovano a dover fare i conti con tariffe sempre più care e servizi meno efficienti.
Inoltre, sottolinea il Garante per la concorrenza, se il Comune avesse aderito alla Saprodir non solo ci sarebbero stati dei sensibili risparmi per i cittadini di Rieti con una riduzione sulla IUC (imposta unica comunale) ma si sarebbe realizzata anche quell’unificazione gestionale, non ancora realizzata dalla regione Lazio, con una proiezione ventennale in termini di recupero materie prime e del trattamento della frazione organica.
Inoltre si legge tra le righe che il comune, continuando a prorogare l’appalto all’Asm di Rieti, starebbe di fatto regalando dei maggiori profitti al socio privato dell’Asm che come è noto ne detiene il 40%. A pensar male si fa peccato ma quando si viene pescati con le mani nella marmellata… tanto qual’è il problema, pagano i cittadini di Rieti no? Mica loro.
Un’amministrazione oculata dei beni comuni deve fare sempre gli interessi dei cittadini ponendo in essere tutte quelle scelte che possano, soprattutto in tempi di crisi come questi, arrecare vantaggi sia in termini di qualità del servizio, sia in termini di economicità delle tariffe.
La nota poi si conclude chiedendo al Comune di Rieti di informare l’Autorità dei provvedimenti che dovrà intraprendere minacciando un ricorso al TAR (art 21.bis della legge 287/90) qualora il Comune non sistemi immediatamente le cose.