«Ho accolto la notizia dell’incarico con enorme soddisfazione», ha detto il deputato Oreste Pastorelli «perché la nomina come membro della Commissione VIII (Ambiente, Territorio, Lavori pubblici) mi permetterà di lavorare su temi che conosco da vicino e che hanno caratterizzato la mia esperienza di amministratore locale».
L’Onorevole ha sottolineato lo «stretto legame con i territori come mezzo attraverso cui edificare un’azione politica strutturata sulle esigenze della gente. Un humus dal quale attingere per poter comprendere i nodi e le priorità da mettere in cima all’agenda».
«Avrò modo – ha spiegato Pastorelli – di occuparmi della gestione di temi a me cari come il settore agricolo e il patrimonio forestale, insieme alla commissione agricoltura, così come dell’analisi della norme relative ai c.d OGM». Importante anche il compito che la Commissione svolge in caso di calamità naturali: vigilanza, a fianco della Protezione civile, in merito alle misure più idonee ed efficaci da adottare per ogni singolo caso. «Anche in questa ipotesi sventurata, la Commissione svolge un ruolo importante per tanti lavoratori nel settore agricolo».
«Un altro tema centrale per la qualità della vita dei cittadini di cui avrò modo di occuparmi – ha detto ancora il deputato – è quello delle acque, la loro potabilità, e l’assetto idrogeologico del territorio, la difesa del suolo, la gestione delle politiche di smaltimento dei rifiuti, Naturalmente ci sono poi le competenze in materia di Parchi, riserve naturali, aree protette, con particolare rilevanza per la bonifica delle aree inquinate. La commissione VIII avrà modo di discutere, insieme alla commissione trasporti, riguardo tutti i provvedimenti sulle infrastrutture fisiche del paese, l’urbanistica, l’edilizia, compresi alcuni grandi eventi, sempre in connessione con la protezione civile».
«Infine – ha concluso Pastorelli – ci occuperemo di trasporti, cioè delle autostrade, della viabilità urbana, della mobilità sostenibili, e della riduzione dell’inquinamento. Come socialista ho sempre creduto che la buona pratica politica affondi le radici nella capacità di stabilire un rapporto diretto, sul territorio, con il proprio elettorato. Un rapporto che si costruisce giorno per giorno, fatto di ascolto, mutuo rispetto e fiducia, come quella che i miei elettori hanno riposto in me e che saprò onorare, così come ho sempre dimostrato, con i fatti, nella vita, anche come membro della Commissione VIII»