Reate Festival

L’Elisir d’Amore per i bambini chiude il Reate Festival

Ancora una volta un tripudio di colori e di voci bianche che si sovrappongono a quelle dei cantanti in scena, una vera festa che coinvolge insieme ai bambini le loro famiglie

L’ultimo spettacolo di questa XIII edizione del Reate Festival è stato, per uno spostamento di data dovuto alle quarantene imposte ad alcune classi, L’Elisir d’Amore nella versione per ragazzi. Un appuntamento ormai rituale del Reate Festival con l’opera per bambini, in collaborazione con EuropaInCanto.

Ancora una volta il Teatro Flavio Vespasiano si è trasformato in un luogo magico in cui bambini vestiti in costumi sgargianti cantano a squarciagola le arie d’opera come fossero canzoni della vita quotidiana. Una formula che ha incontrato un grande successo, che appassiona i ragazzi all’opera e che, grazie al coinvolgimento delle famiglie entra nel tessuto cittadino. Lo spettacolo, infatti, è solo il coronamento di un lavoro scrupoloso fatto a scuola con gli insegnanti e a casa con le famiglie, grazie a specifici strumenti didattici forniti ai partecipanti. A compimento del percorso, c’è la messa in scena dello spettacolo finale, dove insieme ad artisti professionisti, i veri protagonisti sono i bambini. Tutti i partecipanti, prendendo parte attivamente allo spettacolo, interpretano insieme ai cantanti e all’Orchestra Europa InCanto, diretta dal Maestro Germano Neri, Direttore Artistico e Musicale di tutto il progetto, i brani studiati precedentemente, eseguendo movimenti scenici e coreografici, indossando i costumi e utilizzando gli elementi di attrezzeria da loro stessi realizzati. L’adattamento e la drammaturgia sono di Nunzia Nigro, la regia di Claudia Sorace, le scene di Danilo Mancini, i costumi di Francesco Morabito.

Si chiude con questa produzione un’edizione, la tredicesima del Reate Festival, che nell’arco di un mese e mezzo ha proposto dodici concerti diversi, alcuni in più repliche, un’opera di teatro musicale e un’opera di repertorio nella versione per ragazzi, oltre a due masterclass (di canto e di organo) e ad un concorso di interpretazione dedicato alla musica contemporanea. La Fondazione Flavio Vespasiano oltre al Reate Festival nell’arco di cinque mesi ha organizzato anche il Festival ai piedi della montagna (da luglio a settembre) e il Progetto Speciale finanziato dal Ministero della Cultura che ha portato l’opera del compositore Marcello Filotei L’ultima estate a Rieti il 7 novembre e nelle altre tre regioni interessate dalla vicenda in queste settimane. I prossimi appuntamenti sono il 23 a Foligno, il 25 a Fermo, il 30 all’Aquila.

Il Reate Festival è realizzato con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Lazio, Fondazione Alberto Sordi per i giovani, ENI, TIM, IGT, Poste Italiane, Acea, Unindustria. Soci fondatori: Comune di Rieti, Fondazione Varrone, Camera di Commercio di Rieti; socio sostenitore: Banca Intesa Sanpaolo; le attività sono realizzate in collaborazione con Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Accademia Filarmonica Romana, Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro di Roma, Associazione Europa In Canto, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Conservatorio di Musica “Santa Cecilia”, Conservatorio “Alfredo Casella L’Aquila, Associazione She lives, Liceo Musicale di Rieti, Fondo Edifici di Culto – Ministero dell’Interno e in coproduzione con Teatro dell’Opera Giocosa di Savona ed Ente Musicale Luglio Trapanese.