È stato presentato giovedì 22 marzo il n.1/2018 della rivista on line «Didattica Luce in Sabina», edita dall’Istituto Luce e dall’Archivio di Stato di Rieti. Il numero porta il titolo “Ma che colpa abbiamo noi… Le avanguardie culturali a Rieti dal festival dei complessi al Karnhoval”.
Si tratta di una carrellata di articoli con interviste e documenti scritti che raccontano alcuni episodi della Rieti degli anni ’60 quando fin dal 1966 era diventata di fatto la capitale della musica beat italiana all’organizzazione del karnhoval una rassegna d’arte d’avanguardia che coinvolse i massimi esponenti a livello internazionale dal Living Theatre a Wolf Vostell, Julien Blaine e John Hopkins, Dario Bellezza, Sergio Saviane e tanti altri.
Una rassegna che fu unica al mondo e della quale si parlò a lungo con opinioni discordanti. In ogni caso rappresentò una testimonianza di come proprio in quegli anni dalla provincia arrivavano imput culturali destinati ad incidere in ambito nazionale. Oltre al direttore dell’Archivio di Stato Roberto Lorenzetti e Patrizia Cacciani, responsabile della didattica dell’Istituto Luce, sono intervenuti numerosi testimoni di quegli anni.
Foto di Massimo Renzi