Lavoro, il vescovo Domenico: «dialogare per “far quadrare il cerchio”»

«Nuova stagione di dialogo sociale, se vogliamo evitare la parola desueta di concertazione. Senza il dialogo sociale non vince nessuno. Si perde tutti. Se non economicamente, moralmente. Se non moralmente ecologicamente».

È l’appello fatto dal vescovo Domenico in occasione della XIV Settimana della Cultura d’impresa, nell’appuntamento promosso ieri da Unindustria presso la Biblioteca comunale Paroniana di Rieti.

Guardando in modo complessivo alla dimensione dell’industria, mons. Pompili ha rintracciato la spinta modernizzatrice e aperta all’innovazione dell’impresa, ma non ha taciuto le vecchie e le nuove criticità che questo genere di rapporti di produzione introducono nella società, a loro volta punti di partenza di esperienze di «solidarietà» e della «cultura operaia che insieme con quella cattolica ha prodotto esperienze di umanizzazione, mutua assistenza, sostegno tra generazioni».

Un panorama che apre a domande complesse, la cui risposta, ha sottolineato don Domenico, «non sta in assoli di Unindustria o dei Sindacati o della Politica». Va piuttosto ricercato «l’impegno a dialogare per “far quadrare il cerchio”, cioè garantire insieme libertà politica, iniziativa economica, giustizia sociale. Fuori da questa prospettiva – ha concluso il vescovo – stiamo creando le premesse di una nuova strategia della tensione».

Foto di Massimo Renzi.