La politica delle corna

Sembra un film o una telenovela, ma ormai è cronaca pura: un marito geloso, forse insospettito da alcuni atteggiamenti della moglie, le mette alle costole un investigatore privato per smascherare il tradimento e cogliere gli amanti sul fatto.

Cosa scopre? Che la signora in verità un uomo ce l’ha e che è anche un noto politico reatino; pubblicazione sui giornali e capannelli di commento e pettegolezzo.

Il fatto lascia molto amareggiati per più aspetti e per i molteplici risvolti. Se un uomo arriva ad assoldare un investigatore privato dovrebbe capire che forse è il caso di dire basta al suo menage familiare; ma se arriva anche a far pubblicare una notizia che dovrebbe restare nel segreto di una casa vuol dire che ha perso il senso della misura.

I tradimenti ci sono sempre stati e sempre ci saranno; continuano a starci pure dove vigono ordinamenti come quello islamico che prevedono la pena di morte per i colpevoli.

Dunque fanno parte della vita e ne faranno sempre parte, pure se le religioni li stigmatizzeranno sempre e il senso del possesso di una persona come se fosse una cosa porterà, come spesso accade, pure a compiere atti insani da parte del tradito.

Le relazioni coniugali si devono necessariamente fondare almeno si tre aspetti: la tenerezza, il dialogo, la libertà.

Se manca uno dei tre il matrimonio o la convivenza vanno bellamente a farsi friggere o resteranno in piedi per forza di cose, ipocritamente e fittiziamente.

Nella nostra realtà sociale la Chiesa e lo Stato fanno sposare persone immature, troppo romantiche all’inizio, impreparate a fare famiglia e a partorire figli, come pure a gestire il complesso mondo delle relazioni e dei doveri familiari.

Affidarsi agli investigatori privati vuol dire che non ci si pongono domande sulla propria vita di relazione e sul proprio rapporto con il partner e soprattutto che si vede il matrimonio solo come un contratto.

Se una donna o un uomo amano un’altra donna o un altro uomo sono prima di tutto i rispettivi coniugi che si devono chiedere dove hanno sbagliato per portarli a questo.

Il matrimonio è un itinerario che si fa in due, e ogni tanto si deve riorientare la rotta, senza dare sempre tutto per scontato.

La gelosia ossessiva e possessiva è una malattia che può avere varia origine: o si pensa che si potrebbe fare lo stesso, o non si ha fiducia nell’altro, o si pensa che l’altro sia diventato pura proprietà del coniuge col matrimonio.

Le scappatelle coniugali non sono altro che il tentativo, fors’anche un po’ goffo, di fuggire proprio dal matrimonio diventato una gabbia.