Chiesa di Rieti

La Pia Unione Sant’Antonio festeggia l’Immacolata

L'8 dicembre, nella tradizione della Pia Unione Sant’Antonio, era dedicato al “pranzo del cercatore": almeno per la parte spirituale la consuetudine non si è voluta perderla e ci si è ritrovati nella basilica di Sant’Agostino

Il giorno dell’Immacolata, nella tradizione della Pia Unione Sant’Antonio, era dedicato al “pranzo del cercatore”: consiglieri e collaboratori (in particolare i “cercatori”, quanti cioè in prossimità del Giugno Antoniano Reatino fanno il giro della città raccogliendo offerte per i festeggiamenti) erano soliti ritrovarsi per il “duplice banchetto”: quello eucaristico in chiesa a San Francesco e poi quello conviviale in ristorante.

Con chiesa di San Francesco chiusa per i lavori di restauro e pandemia che non incoraggia certo gli assembramenti gastronomici, almeno per la parte spirituale la consuetudine non si è voluta perderla. E per la celebrazione eucaristica presieduta da padre Luigi ci si è ritrovati il pomeriggio dell’8 dicembre in Sant’Agostino. Nella basilica di piazza Mazzini – che già a giugno di quest’anno aveva surrogato San Francesco ospitando i festeggiamenti antoniani – i confratelli si sono ritrovati assieme ai frati della Fraternità minoritica di San Rufo, cui è affidata la cappellania del sodalizio.

Niente pranzo, tutti in mascherina e distanziati secondo le regole, ma con i cuori perfettamente uniti nel vivere la giornata dal tocco mariano. Un’occasione anche di solidarietà, a favore della Mensa Santa Chiara, oltre che per riflettere insieme sul percorso di rinnovamento formativo delle confraternite che padre Mariano Pappalardo, come Ufficio diocesano evangelizzazione e catechesi, sta portando avanti.

Nell’omelia padre Marcello ha incoraggiato a continuare in esso e nell’impegno caritativo che storicamente, accanto a quello del culto e della devozione, costituisce una caratteristica importante dell’impegno confraternale.

È stato poi presentata la scelta di affidare, tra i tre frati della comunità francescana mista fra le tre obbedienze, al cappuccino fra Fabio l’incarico di cappellano della Pia Unione: una novità, essendo dei tre religiosi l’unico a non essere sacerdote, ma un fratello laico che saprà farsi accanto ai laici compagno di viaggio, in una Chiesa in cui la tentazione clericale deve ormai sempre più diventare retaggio del passato.