La pastorale sociale nell’orizzonte dell’ecologia integrale

Appuntamento a Firenze dal 23 al 25 febbraio per direttori e collaboratori degli uffici diocesani. Conflitto, lavoro, ecologia integrale i tre temi sotto la lente, guardando al futuro per un annuncio cristiano che sia “ineludibilmente sociale”

Guardare al futuro della pastorale sociale nelle Chiese locali. A questo sono chiamati i partecipanti al 2° seminario nazionale di pastorale sociale su “Ecologia integrale nel lavoro e nei conflitti. Prospettive per un annuncio cristiano ineludibilmente sociale”, che si terrà a Firenze dal 23 al 25 febbraio per iniziativa dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei.

“Il seminario – riporta la presentazione – intende proseguire nel percorso di confronto e formazione permanente per i direttori e i collaboratori degli uffici diocesani” attraverso “dialogo tra i partecipanti, elaborazione condivisa di criteri d’interpretazione, rilettura teologica e pastorale delle esperienze dei territori (secondo i tre contributi della teologia fondamentale, morale e pastorale), approfondimento di prospettive innovative per l’azione pastorale in ambito sociale”.

Ciascuna delle tre giornate s’interrogherà su una tematica specifica: giovedì 23 il conflitto “nella prospettiva di un’azione pastorale che promuove la pace a ogni livello”; venerdì il lavoro, in vista della 48ª Settimana Sociale; sabato 25 l’ecologia integrale.

Il conflitto “deve fare parte dell’analisi e non essere rifiutato in partenza dalle nostre comunità cristiane”, spiega mons. Fabiano Longoni, direttore dell’Ufficio Cei promotore, citando papa Francesco laddove, nell’Evangelii gaudium, afferma che “il conflitto non può essere ignorato o dissimulato. Dev’essere accettato”, senza rimanerne prigionieri ma per “risolverlo e trasformarlo in un anello di collegamento di un nuovo processo”, nella convinzione che “l’unità è superiore al conflitto”. “Abitare il conflitto” – questo il titolo della tavola rotonda mattutina – si svilupperà con un’attenzione all’ambito politico, alla dimensione sociale e a quella interiore. “A tal riguardo – sofferma l’attenzione il direttore dell’Ufficio Cei – si pensi al tema della giustizia riparativa: si tratta della capacità di mettere vittime e colpevoli in relazione, favorendo un recupero”.

Venerdì, invece, la giornata sarà integralmente dedicata al lavoro, con lo sguardo rivolto alle “buone pratiche” che promuovono “lavoro buono”. Sotto i riflettori saranno due esperienze virtuose, capaci di creare lavoro: un pastificio realizzato da giovani a Gragnano (Napoli) e una parrocchia di Baranzate (Milano) a partire dalla quale “si è creata una forma d’imprenditorialità che oggi dà lavoro a 32 persone”, anticipa don Walter Magnoni, direttore regionale della Pastorale sociale lombarda. “Queste esperienze positive – annota Longoni – ci serviranno per affinare i criteri di riconoscimento delle buone pratiche, che le diocesi sono chiamate a cercare e mettere in evidenza in vista della Settimana sociale di Cagliari”.

Infine, sabato la rilettura dei temi affrontati “secondo il paradigma dell’ecologia integrale”, occasione per “guardare al futuro della pastorale sociale” – conclude Longoni – e “offrire piste operative per il lavoro pastorale”.