Chiesa di Rieti

La Chiesa di Rieti in preghiera per la pace: dalle diverse comunità al fraterno incontro interreligioso

La Diocesi di Rieti, in comunione con papa Francesco, ha accolto nelle diverse comunità parrocchiali e in quelle religiose l’invito a celebrare la Giornata di digiuno, di preghiera e di penitenza per la pace indetta per venerdì 27 ottobre

La Diocesi di Rieti, in comunione con papa Francesco, ha accolto nelle diverse comunità parrocchiali e in quelle religiose l’invito a celebrare la Giornata di digiuno, di preghiera e di penitenza per la pace in Terra Santa e negli altri luoghi del mondo straziati da guerre e violenze, indetta per venerdì 27 ottobre.

Il Vescovo Vito ha vissuto questo particolare momento di preghiera per la pace con un incontro interreligioso. È opportuno continuare a intessere e intensificare relazioni buone tra di noi e rappresentare che le religioni costituiscono il modo più prezioso per onorare Dio Creatore e vivere tra noi come fratelli.

È stato un momento di ascolto tra i rappresentanti di alcune confessioni cristiane e rappresentanti di altre religioni presenti nel territorio: cattolici, ortodossi, avventisti, musulmani.

Dopo un primo momento di presentazione si è condivisa la gioia di questo incontro e il desiderio di far sì che le religioni siano vissute sempre più chiaramente nelle loro differenze come un veicolo e una continua ricerca verso la pace. Questo al fine di mettere in atto i segni di pace, valore aggiunto per questo nostro territorio oltremodo frammentato.

«Ogni credente predica la pace – ha condiviso padre Costantin prete della comunità ortodossa a Rieti – quindi è un bene comune prezioso da salvaguardare, soprattutto da tutti i credenti in Dio. Siamo qui per questo».

Per il pastore Franco, delegato dal pastore della Chiesa Cristiana Avventista di Rieti, «è necessario che la nostra fede porti all’essenzialità al di là delle tradizioni che sono utili ma, non sempre tutte indispensabili, davanti alle sfide dei tempi».

Per don Rosty, sacerdote della Chiesa greco-cattolica ucraina, responsabile della comunità ospitata nella Chiesa di San Nicola qui a Rieti, «questo incontro è occasione preziosa, perché mentre viviamo il digiuno i politici investono nelle armi, mentre intraprendono sforzi diplomatici noi facciamo la preghiera, arma più potente dei missili, quando sentiamo esplodere le bombe noi facciamo silenzio».

L’Imam Mohamed della moschea di Rieti riconosce che «abbiamo tutti in noi la stessa vita che abbiamo ricevuta da Allah. È “akbar”, cioè più Grande di tutti noi e in lui ci ritroviamo. Dio è amore, sincerità, giustizia… Incontrarci insieme, spesso ci aiuterà a risolvere insieme i problemi che ci accomunano per il fatto che condividiamo la stessa umanità ricevuta dell’unico Dio».

A conclusione dell’incontro ciascuno ha dato voce ad un pensiero sulla pace e il Vescovo Vito ha condiviso con i presenti il discorso di Papa Francesco alla preghiera interreligiosa tenutasi ad Assisi il 20 settembre 2016, a 30 anni dalla storica Giornata di preghiera per la pace voluta da san Giovanni Paolo II.
Ogni due mesi tutti i partecipanti si incontreranno per condividere un cammino comune sulla via della pace.