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Invito a Palazzo, sabato porte aperte alla Fondazione Varrone

Sabato 5 ottobre torna “Invito a Palazzo", arte e storia nelle banche e nelle fondazioni di origine bancaria: l’iniziativa tocca anche Rieti, dove la Fondazione Varrone apre al pubblico per il quinto anno consecutivo le porte di Palazzo Potenziani, nella centralissima via dei Crispolti

Sabato 5 ottobre torna “Invito a Palazzo”, arte e storia nelle banche e nelle fondazioni di origine bancaria. L’iniziativa, promossa dall’Abi sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio di Unesco e Mibac, tocca anche Rieti, dove la Fondazione Varrone apre al pubblico per il quinto anno consecutivo le porte di Palazzo Potenziani, nella centralissima via dei Crispolti 22. L’obiettivo è quello di dare la possibilità a cittadini, turisti e appassionati di visitare questi palazzi, generalmente chiusi perché sedi di lavoro.

Il primitivo nucleo di Palazzo Potenziani risale al XIII secolo ma è nella seconda decade del XVII secolo che il complesso assume il profilo imponente attuale, grazie alla progressiva unificazione di una serie di edifici preesistenti. Agli inizi dell’Ottocento il palazzo risultava diviso fra vari proprietari ma i documenti dell’epoca lo indicavano come il granaio Potenziani.

Nel 1979 sono gli eredi dell’ultimo principe del casato a vendere il complesso, in condizioni di profondo degrado, alla Cassa di Risparmio di Rieti, da cui è successivamente passato alla Fondazione Varrone che attraverso un nuovo intervento conservativo vi ha ricavato la sede di rappresentanza, gli uffici e ampi spazi espositivi e sale conferenze aperte al pubblico.

Nella giornata di sabato sarà possibile visitare Palazzo Potenziani, ammirare le sue sale finemente affrescate, le statue e i quadri che ne arricchiscono nicchie e pareti attraverso le guide Nicoletta Balduzzi e Rita Fagiani, previa prenotazione. Il Palazzo sarà aperto dalle 10 alle 19. Singoli e gruppi possono contattare Nicoletta Balduzzi (tel. 328 3078377, mail n.balduzzi@tiscali.it ) e Rita Fagiani (tel. 333 4770874, mail rita.fagiani@gmail.com) per concordare la visita, totalmente gratuita per gli utenti.