Incrociate… gli zoccoli!

“Bufale pregiate”…anche se si tratta di mucche. Un’indagine dei Nas di Perugia ha infatti scoperto carne di bovino infetta spacciata per chianina, una delle razze italiane più apprezzate. La commercializzazione illecita prevedeva la contraffazione di marche auricolari e passaporti. Sono 78 i decreti di sequestro e perquisizione, centinaia i capi abbattuti.

Tra allevatori, trasportatori e veterinari ben 65 le persone coinvolte nell’operazione. Gli animali provenivano dal sud ed erano diretti verso molte regioni del centro e del nord. Gli accertamenti riguardano anche aziende del territorio reatino, ma il Nucleo Antisofisticazione (Nas) ha precisato che non ci sono rischi per la salute pubblica nella nostra città.

Questa indagine ci ricorda quanto è difficile garantire la sicurezza alimentare, soprattutto se si parla di animali. Ed è solo uno dei problemi relativi al consumo di carne. Pensiamo per esempio ai danni causati da una dieta in cui si abusa di tali prodotti. Per non parlare dell’eccessivo impiego di risorse naturali che l’allevamento comporta, a parità di calorie, rispetto alle colture agricole.

C’è poi tutto il capitolo delle questioni etiche. Come si giustifica la sofferenza di miliardi di esseri viventi? E poi perche i cuccioli di cane sono “carini”, mentre quelli del gallo “gustosi”? Quale metro di giudizio stiamo usando, magari senza rendercene conto? È vero, è facile cadere nella retorica buonista, ma non sono quesiti assurdi se ci riflettiamo a mente fredda.

Quindi, senza pretendere inverosimili proibizionismi, assumiamo comportamenti più salutari e sostenibili. Oppure che siano le bestie a scegliere. Prepariamoci allora ad ondate di scioperi e zoccoli incrociati!

di Caterina D’Ippoliti e Samuele Paolucci