InCredibili IgNobel

Falso premio al falso Pil. Questa una sintesi estrema della “conquista” da parte dell’ISTAT del premio igNobel per l’economia. Nella motivazione si specifica che il nostro istituto di statistica ha “preso orgogliosamente l’iniziativa di adempiere al mandato dell’Unione Europea” sull’aggiornamento del calcolo del prodotto interno lordo, includendovi dentro anche le attività illegali.

L’assegnazione annuale degli igNobel da parte della rivista “Annals of Improbable Research” è una goliardica e spassosa parodia della seriosa premiazione dei più accreditati Nobel. Anche per questo la notizia non ha avuto una vasta eco sui giornali italiani, dopotutto si tratta di uno scherzo. Uno scherzo che però fa pensare e ogni anno di più riflette le distorsioni presenti nella ricerca scientifica ed economica.

La poco onorevole onorificenza, mette in luce la stranezza di considerare l’economia criminale tra le voci della ricchezza nazionale. La popolarità dell’indicatore economico più importante era già compromessa dalla scarsa capacità di misurare le reali condizioni di un paese. Pensare poi di raggiungere l’agognata crescita con una manovra puramente contabile sembra ridicolo.

Ovviamente non è così semplice e ci sono profonde questioni di econometria e politica economica in ballo. A noi basta vedere che, per un riconoscimento internazionale che riceve un nostro ente, si tratta di quello più improbabile e poco credibile.

di Samuele Paolucci