Inclusione e disabilità: concluso il progetto «Il cinema va a scuola» della “Sisti”

Ospite d’onore della mattinata, svolta il 5 giugno nella cornice dell’Auditorium Varrone, il sound designer Mirco Mencacci.

Si è svolta ieri la mattinata conclusiva per gli alunni della “Sisti” aderenti al progetto “Il cinema va a scuola”. Sono alcuni anni che alle classi terze della media dell’Istituto comprensivo Minervini-Sisti viene proposta l’attività del cineforum, consistente nella lettura critica di alcune opere cinematografiche sul tema annualmente scelto e sulla realizzazione di piccoli “spot” che “reclamizzino” il valore corrispondente allo stesso tema.

Negli anni scorsi si è spaziato dall’amicizia al bullismo alla convivenza tra diverse culture. Stavolta, il tema dell’integrazione delle disabilità e del legame di affetto e collaborazione con chi vive qualunque situazione di handicap. Ospite d’onore della mattinata, svoltasi all’Auditorium Varrone, il sound designer Mirco Mencacci: un bravissimo tecnico sin da piccolo, in seguito a un incidente domestico, affetto da cecità, la cui storia ha ispirato il film Rosso come il cielo, che è stata una delle tre pellicole proposte ai ragazzi durante il cineforum.

Gli altri due titoli dei pomeriggi dedicati a visionare film, riflettendo insieme con l’aiuto degli insegnanti di italiani e con la guida critica dell’esperto di cinematografia Angelo Desideri, erano il francese Quasi amici (la nota commedia Intouchables diretto da Olivier Nakache ed Éric Toledano) e il commovente Basta guardare il cielo (The Mighty del regista Peter Chelsom).

Nella visione di Rosso come il cielo di Cristiano Bortone i ragazzi hanno potuto conoscere la storia di Mencacci, il quale proprio da giovanissimo imparò, non potendo più vedere le immagini, a prestare attenzione ai suoni. Mencacci lavora oggi con registi del calibro di Ferzan Ozpetek o Marco Tullio Giordana progettando il sonoro dei loro film. E fu a lui che Michelangelo Antonioni si affidò per riprodurre, nel suo ultimo lavoro firmato prima di morire, il “suono del silenzio” che accompagnava il restaurato Mosè di Michelangelo conservato nella basilica romana di San Pietro in Vincoli. È stato emozionante, per i ragazzi, incontrarlo e ascoltare la sua testimonianza di persona che ha imparato a valorizzare una diversa abilità.

Varie le domande rivolte al tecnico durante la mattinata, condotta dagli insegnanti Elisabetta Galassetti (referente del progetto nella scuola) e Nazareno Boncompagni. All’incontro sono intervenuti, per il Comune di Rieti, gli assessori Anna Maria Grazia Massimi e Giovanni Ludovisi. A portare il saluto anche il presidente della Npic, Nuova pallacanestro in carrozzina, Roberto Scagnoli: l’incontro con i ragazzi del basket in carrozzina, nel corso delle loro attività promozionali svolte nelle scuole, ha avuto infatti un ruolo essenziale nel pensare e realizzare i due video che, con l’aiuto dell’esperto Maurizio Rossi, sono stati realizzati dagli alunni quali “spot” del progetto cineforum di quest’anno.

Il linguaggio dello sport, con la realizzazione dei mini-video al camposcuola di atletica e in palestra, costituisce infatti – con l’interpretazione, da parte di alunni, di atleti che gareggiano in sedia a rotelle in stretta simbiosi con i compagni normodotati – quello scelto per “pubblicizzare” il messaggio di solidarietà al centro della tematica. A porgere il ringraziamento finale, a nome della dirigente scolastica Ileana Tozzi, bloccata da altri impegni di servizio, è stata la “colonna” del corpo docente della “Sisti”, l’insegnante Rossella Leoncini.

foto di Massimo Renzi